MESSINA. “Finalmente ci siamo riusciti: abbiamo traversato il mitico Stretto di Messina”, scrive il sito ilcittadino.it, nella sezione “bassa”, nel quale l’aggettivo è riferito alla pianura di Lodi, attribuendo la frase a Samuele Schiavone di Codogno (che a breve parteciperà ai Mondiali Master di Nuoto a Budapest), Monica Lusardi, Giulia e Francesco Mussida di Casalpusterlengo e poi i veterani delle traversate Daniele Saltarelli sindaco di Cavacurta, Paolo Arrighi di Maleo, Paolo Biancardi di Somaglia e Massimo Amiti di Castiglione d’Adda, tutti comuni del lodigiano: “gli otto temerari del gruppo master SkyLine di Casalpusterlengo che per l’estate 2017 si sono cimentati nella storica traversata a nuoto”, scrive il sito l’8 agosto.

Non sono che tra le decine che ogni anno, a inizio agosto, vengono attratti dalle sirene tra Scilla e cariddi e decidono di attraversare a nuoto lo Stretto, impresa che per un nuotatore è quello che la Maratona di New York è per un fondista. E che attrae appassionati e sportivi da ogni parte d’Italia. Da nord a sud.

Quattro veronesi a nuoto nello stretto di Messina per promuovere il dono del sangue: hanno percorso a bracciate circa tre chilometri e mezzo di mare, dalla spiaggia di Punta Faro (Messina) fino a quella di Cannitello (Reggio Calabria), per promuovere il dono del sangue“, scrive invece veronasera.it, celebrando l’impresa di quattro giovani donatori/nuotatori veronesi, Enrico Bresadola, Giorgio Marcolungo, Riccardo Passigato e Davide Bonizzato, che hanno partecipato all’undicesima edizione della traversata, il 30 luglio, proprio come Nello Ambra, che di strada ne ha fatta molta meno per arrivare a Faro, provenendo dal Caltanissetta, così come riposta ilfattonisseno.it, e nella sua impresa ha coinvolto due giovani di san Cataldo e Serradifalco, Ivano Puzzangara e Gianpiero Iannello.

“Due vittoriesi ce l’hanno fatta: sette chilometri a nuoto in un punto in cui insistono forti correnti e in tempi piuttosto importanti”, riporta ragusanews.comEnzo Tidona ha attraversato lo stretto in un’ora e venti minuti, mentre Alessandro Occhipinti in un’ora e sette minuti, scrive il sito due giorni fa.

“Attraversare lo stretto di Messina a nuoto è, nell’immaginario collettivo, molto più di una gara, rappresenta qualcosa di emozionante ed unico”. Sono le parole con le quali il sindaco di Spoleto Fabrizio Cardarelli ha voluto salutare il risultato conseguito da Marco De Angelis, atleta spoletino che ha partecipato, il 6 agosto scorso, alla 53ᵃ edizione della Traversata dello Stretto di Messina, racconta invece spoletosport.it: alla stessa manifestazione hanno partecipato i lametini, Luigi Torchia, 17 anni, e Matteo Cerra, 20 anni, come riporta il sito lametino.it

Solo nuoto? Nient’affatto. C’è chi, come Il pluricampione italiano Andrea Vicari, la traversata dello Stretto l’ha compita col kitesurf, lo scorso 28 luglio nello Stretto di Messina e commentando la sua vittoria nella categoria  Twintip al sito kitesoul.com: “Sapevo che si facesse kite nello Stretto di Messina, ma mai avevo pensato che facessero una traversata penisola-isola e viceversa – spiega – Lo Stretto di Messina è uno spot molto particolare che presenta condizioni meteo-marine molto variabili ed estreme. I bruschi cambiamenti di corrente e le accelerazioni del vento per effetto Venturi hanno reso il percorso ancora più adrenalinico e intrigante. Al centro dello stretto il vento toccava anche i 27/28 nodi, la maggior parte non ce l’ha fatta a rientrare e sono stati recuperati dai gommoni messi a disposizione dall’organizzazione. Siamo riusciti soltanto in 4 a finire la gara su una trentina di partecipanti”.

Forse è per questo che chi attraversa lo Stretto di Messina a nuoto si “laurea” e non ha più ostacoli. Come Monica Cordano, infermiera di Pavia che, scrive il sito laprovinciapavese.it, quest’estate ha attraversato a nuoto il lago di Lock Ness, in Scozia, solo dopo averci provato tra Cannitello e Faro, esattamente come i brianzoli Roberta Mauri e Carlo Costantini, che secondo il sito casateonline.it nello Stretto di Messina si sono tuffati nel 2013, o ancora Luisa Pavia, manager di Biella che ha imparato a nuotare a 53 anni e, per recuperare il tempo perduto ha deciso di non indugiare troppo, come scrive La Stampa: “Ho cominciato a nuotare per caso quattro anni fa, quando un’amica mi ha proposto di attraversare lo Stretto di Messina. Mi sono allenata d’estate e poi mi sono tuffata. Mi è piaciuto da pazzi”

 

 

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