MESSINA. Da una parte le attrattive della provincia, Taormina e Isole Eolie su tutte, dall’altra i dati da maglia nera del comune capoluogo, ultimo fra le grandi città del Bel Paese. È la differenza che emerge dal tasso di ricettività turistica delle 14 città metropolitane italiane, ovvero il numero di posti letto totali ogni 100’000 abitanti. Il grafico, redatto dal Comune di Messina su dati Istat, mostra come l’intera area metropolitana (8.15 posti letto ogni 100’000 abitanti) si collochi al 3° posto in tutta Italia, preceduta solo dalle città metropolitane di Firenze e Venezia, mentre il comune capoluogo fa da fanalino di coda, con appena 1.01 posti letto ogni 100’000 abitanti. Dati simili anche per la densità ricettiva, che indica il numero di posti letto per kmq: la Città metropolitana di Messina si colloca al 7° posto per densità turistica (15.21 posti letto per kmq), mentre il Comune di Messina (che dal 2013 al 2020 ha fatto registrare un grosso aumento del numero di strutture ricettive diverse da quelle alberghiere) permane all’ultimo posto, con 10.67 posti letto per kmq.

 

In base al report, nel 2020 le strutture ricettive attive nella Città Metropolitana di Messina erano 1412 , di cui solo 391 di tipo alberghiero, il 59% delle quali si concentra in soli 5 comuni: Taormina, Lipari, GiardiniNaxos, Messina (101) e Milazzo. «L’offerta turistica nella Città Metropolitana di Messina, relativamente al numero di posti letto delle strutture ricettive – si legge – ha avuto un incremento, dal 2013 al 2020 del 15.5%, dovuto in parte all’aumento alle strutture alberghiere (+9.5%) a fronte di un +28% delle altre strutture ricettive. L’aumento dei posti letto risulta essere superiore all’incremento del numero delle strutture alberghiere e molto inferiore rispetto alle altre strutture. Questo a significare un notevole aumento di micro strutture sul territorio metropolitano. L’offerta turistica nel Comune di Messina invece, relativamente al numero di posti letto delle strutture ricettive, ha avuto di contro una diminuzione, dal 2013 al 2020 del 28%, dovuto alla diminuzione sia delle strutture alberghiere (-25%) sia delle altre strutture ricettive (-32.5%)». Per quanto riguarda il flusso dei turisti, gli arrivi di turisti nella Città metropolitana di Messina hanno avuto un incremento, dal 2010 al 2019, di oltre il 23%, tutto da imputare ai turisti stranieri, che sono aumentati di oltre il 50% (discorso a parte meritano i dati riferiti al 2020 che registrano evidenti cali causa Covid). Nel 2019 nel comune di Messina si contano complessivamente 42’976 arrivi, di cui 34’906 di turisti italiani (81%) e 8’070 di turisti stranieri (19%). Rispetto al dato metropolitano il capoluogo rappresenta il 4.6% del totale degli arrivi, l’8.3% degli italiani e solo l’1.6% degli stranieri.

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