MESSINA. Un impianto composto da turbine sottomarine in grado di sfruttare la forza delle correnti marine dello Stretto di Messina. Questo il progetto su cui si discuterà durante un incontro promosso da Volt Messina che si terrà sabato 18 gennaio alle 16, nel Salone delle Bandiere della città dello Stretto. L’idea, patrocinata anche da Legambiente ed inserita tra le proposte di Volt, verrà presentata durante l’evento da Alfredo Mangano (Coordinatore di Volt Messina), Gianfranco Zanna (Presidente Regionale di Legambiente Sicilia), Vincenzo Mazzara (ideatore) ed Antonio di Pietro (Geologo).

“L’incontro – si legge sul comunicato – sarà un’occasione per riportare l’attenzione su un progetto ambizioso, ma realizzabile. Decarbonizzare il nostro sviluppo è una necessità non più rimandabile. Con l’impegno attivo dei cittadini e quello politico delle istituzioni si può fare molto; ma bisogna tornare a credere nell’attivismo e nella politica. E questo è il proposito di Volt, dove la volontà dei cittadini si trasforma in proposte e azioni concrete”.

La proposta, inoltre, si accosta alla campagna #unoinmeno, nata con l’obiettivo di ridurre le emissioni di Co2 con un gesto simbolico: abbassare di 1° C il riscaldamento domestico, azione che “comporta in media una riduzione del 6% di emissioni all’anno, equivalenti a 100Kg di Co2 in meno per ogni abitazione”, spiegano i membri di Volt.

“Un impatto paragonabile a quello di 3 nuovi alberi piantati. E se i numeri sembrano modesti, basti pensare che il riscaldamento domestico è responsabile di oltre il 60% delle emissioni di Co2 nelle principali città italiane. Ad oggi, sono oltre 33 mila i kg di Co2 ‘risparmiati’ grazie ai cittadini che hanno aderito alla campagna #unoinmeno. L’adesione è possibile anche per le aziende, che possono dare un contributo ancora più importante in termini quantitativi”. Per aderire basta visitare il sito https://www.unoinmeno.it/.

“Per Volt la salvaguardia del pianeta è un punto prioritario, che va affrontato nelle sue molteplici sfumature. Per questo le attività del movimento non si limitano alla campagna #unoinmeno, ma puntano a un radicale cambiamento politico. Uno sviluppo sostenibile è possibile, ma è necessario incentivare attività con un impatto ambientale minimo, in tutti i settori. Carbon tax, eliminazione della plastica monouso, graduale passaggio agli SPP (appalti pubblici sostenibili), salvaguardia della biodiversità, ottimizzazione della mobilità pubblica sono solo alcune delle proposte di Volt per incidere concretamente sul futuro del pianeta”, concludono.

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Natale Imbesi
Natale Imbesi
10 Gennaio 2020 14:45

Ma un impianto sperimentale, per lo sfruttamento del moto ondoso, non si era già fatto nel porto di Messina?