MESSINA. Sono undici in totale i rinvii a giudizio decisi dal gup Eugenio Fiorentino per il processo “Apotheke“, incentrato sui rimborsi di farmaci e prescrizioni per pazienti morti o inesistenti, per centinaia di migliaia di euro che sarebberi stati truffati all’Asp nella catena del pagamento di ritorno tra il 2016 e il 2020. L’Asp rappresentata dall’avvocato Salvatore Sorbello si è costituita parte civile non appena nel febbraio del 2020 la Guardia di Finanza ha scoperto la truffa che vedeva protagonista una framacia di Villaggio Aldisio. L’indagine è scattata dopo la denuncia dalla stessa azienda provinciale, riguardo alcune irregolarità nell’emissione delle prescrizioni mediche.

Sono dodici in tutto le persone coinvolte con accuse di vario genere, dalla truffa al falso, passando per l’esercizio abusivo della professione. Si tratta del farmacista titolare Sergio Romeo; cinque medici di base: Filippo Gregorio Cutrì, Salvatore De Domenico, Basilio Cucinotta, Santi Ielo e Nunzio Minutoli. A loro si aggiungono altri cinque indagati tra parenti e collaboratori: Giovanni Romeo (deceduto), Marisa Sparacino, Sergio Romano, Stefania Samperi, Valentina Costanzo e infine Rosario Palmeri.

Il processo inizierà il 24 maggio prossimo con qualche modifica data dalle indagini. Sembra infatti che ci sia stata una redistribuzione delle somme guadagnate, tra i medici, complessivamente si tratta di circa 250mila euro.
Nel corso degli anni la farmacia invece ha visto aumentare il proprio flusso di vendita che è passato da 827.071,95 euro del 2015 a 1.501.317,85 del 2017.

 

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