MESSINA. “Il tram con un solo binario è una bestemmia”. È questa la frase che ha usato ieri la Uil per commentare il nuovo progetto della tranvia proposto dall’amministrazione comunale, e a cui ha risposto con una nota l’azienda trasporti di Messina.

Di seguito la nota integrale:

Non ci interessa ironizzare sul pressapochismo che certi rappresentanti dei lavoratori prestati alla contrapposizione politica intendono portare avanti, anche perché francamente c’è poco da sorridere se il livello del dibattito è quello che ci viene proposto.
Lasciando ad altri certe definizioni quali “bestemmia”, termine peraltro piuttosto sgradevole, dire che la linea tramviaria passa a binario unico riflette una certa ignoranza (nel senso che si ignora o si vuole ignorare) il reale contenuto delle scelte dell’Amministrazione Comunale e dell’ATM S.p.A. 
Orbene i tratti a binario singolo, con evidente reale e concreto beneficio per l’economia e la vivibilità di zone importanti della città (oltre che di sicurezza), che tanto preoccupano l’attenta sigla sindacale sono di soli 745 metri: ovvero poco meno del 10%!
Verrebbe facile ironizzare, ma non ci interessa (ovviamente), sull’imbarazzante silenzio dell’accorta e presente sigla sindacale in merito al disastrato parco rotabile che l’ATM SpA ha ereditato dalle passate gestioni: dove stavano i nostri eroi, unico elemento di continuità tra le diverse stagioni del traporto pubblico messinese?
Spostare una linea tranviaria, per chi è abituato a trattare solo di tessere e diritti dei singoli, può sembrare qualcosa di elementare. Tali modifiche richiedono studi, tavoli di confronto, pianificazione ed una struttura urbana e socio-economica in grado di affrontare sconvolgimenti paragonabili a quanto si è dovuto affrontare alla fine degli anni 90 per la realizzazione dell’attuale infrastruttura. L’Amministrazione Comunale, anche qui dopo anni di inerzia, ha avviato e concluso il percorso per la prima stesura del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile: sarebbe interessante conoscere quali proposte concrete sono state consegnate dalla UIL, e per essa dal segretario Barresi, ai tavoli di confronto organizzati e coordinati dall’Assessore Mondello.
Mentre gli altri parlano l’ATM S.p.A.:
• ha sbloccato dopo anni di inerzia i finanziamenti della Cura del Ferro che per la cronaca sono 11,45 milioni di cui 6,79 solo per il revamping di tutte e 15 le vetture già in produzione;
• appaltato la progettazione per interventi puntuali di miglioramento dell’armamento di 4,45 milioni unitamente ai 25 milioni di investimento inerenti al Patto per lo Sviluppo riprogrammati dall’Amministrazione De Luca;
• progettato e richiesto l’ammissione a finanziamento per il quale si attende il decreto di 900 mila euro della Regione Siciliana da investire sull’infomobilità del servizio tranviario e sulla priorità semaforica.
Noi abbiamo fatto una scelta: ottimizzare l’attuale infrastruttura investendo in mezzi e tecnologia ed incrementare i servizi di adduzione al ferro tramite l’incremento del servizio gommato: non a caso la linea shuttle è oggi il servizio più gradito ed utilizzato dai cittadini avendo la previsione di portare a breve il servizio ogni 7 minuti!
Qualora si abbia il coraggio del confronto e non dello scontro ad ogni costo, del costruire piuttosto che demolire ad ogni costo, siamo aperti al dialogo ed a recepire quanto di buono nell’interesse collettivo possa venire dai cittadini, dalle associazioni e, persino, dalla UIL (qui si, stiamo ovviamente ironizzando).
Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments