MESSINA. Dopo un lungo periodo di stand by, torna in auge l’isola pedonale, uno degli argomenti più discussi nel corso dell’amministrazione Accorinti. A riaprire il dibattito sono la vice presidente del Consiglio comunale Serena Giannetto e  il capo gruppo del M5S Andrea Argento, che hanno presentato un’interrogazione all’amministrazione inerente anche l’utilizzo della ZTL.

“Crediamo – scrivono – che la nostra comunità abbia il diritto di usufruire di una zona pedonale permanente nel cuore commerciale della città, prendendo come esempio il modello di concezione europea in cui le aree più densamente popolate di una città devono essere sottratte all’inquinamento atmosferico, a quello acustico e ad una viabilità priva di regole. È soprattutto la storia a sottolineare l’importanza di questa “esigenza”. Una storia, quella delle pedonalizzazioni urbane, che ha origine all’inizio del 1900”, proseguono, citando tra tutti l’esempio di Essen e a seguire quella di Rotterdam.

“Consapevoli che chiudere determinate zone al traffico non sia un’operazione semplice, per molti motivi, lo reputiamo necessario. Il successo di una zona pedonale dipende  da vari fattori: la zona pedonale deve essere raggiungibile in modo semplice e alternativo; deve essere dotata di elementi di attrazione che suscitino l’interesse dei pedoni e li spingano a visitarla con qualunque condizione climatica; deve essere dotata di aree con adeguata illuminazione, di aree di sosta, di aree dedicate al relax (panchine, fontane, ecc) e di aree naturalmente sicure. In poche parole vivibile”.

“Se ad oggi – concludono – un’iniziativa come questa non ha trovato adeguato successo è stato sia per il mancato coinvolgimento della società civile in tutti i suoi aspetti sia per l’assenza di una visione di lungo periodo ne ha decretato il fallimento. Abbiamo interpellato l’amministrazione in merito a questa proposta e abbiamo chiesto se sia possibile aprire un confronto, anche con le parti interessate, per dare ai cittadini la possibilità di esprimersi in un luogo di incontro. Non vogliamo aprire un dibattito su quale sito sia migliore tra via dei Mille e viale San Martino, in quanto l’uno non escluderebbe l’altro,ma ci piacerebbe che tutti insieme trovassimo delle soluzioni. L’obiettivo è quello di dare alla comunità un luogo che ritrovi lo spirito di aggregazione e che dia, anche, la possibilità al privato di pianificare le proprie scelte sia come cittadino che come imprenditore”.

 

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