MESSINA. A dicembre, a Messina, i prezzi dei beni di consumo non solo non sono aumentati rispetto al mese precedente, ma addirittura sono considerevolmente diminuiti (a volte anche della metà) rispetto all’anno precedente, a dicembre 2022: L’indagine sui prezzi al consumo, infatti, ha registrato un decremento tendenziale del -0,7% (riferito alla variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente) e nessuna variazione congiunturale (quindi variazione percentuale rispetto a novembre 2023) dell’indice dei prezzi al consumo.

Merito soprattutto del crollo del prezzo dell’energia: nel mercato libero rispetto a dicembre 2022 l’energia è costata la metà (-50,7% il tendenziale) mentre a livello congiunturale c’è stato un calo di -1,0%), gas di città e gas naturale dello 0,4% più costoso rispetto a novembrte, ma molto più conveniente (-41,3%) rispetto all’anno scorso. Nel mercato tutelato diminuisce il prezzo del gas di città e gas naturale (-6,8% rispetto a novembre 2023; -32,7% rispetto a un anno fa).

Crescono rispetto all’anno precedente prodotti alimentari e bevande analcoliche (+4,7%), bevande alcoliche e tabacchi (3,2%), abbigliamento e calzature (3,8%), mobili, articoli e servizi per la casa (+2,5%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,7%), trasporti (+2,1%), ricreazione, spettacoli e cultura (+0,8%), istruzione (+0,9%), servizi ricettivi e ristorazione (+4,2%) e altri beni e servizi (+3,5%). Decrescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-24,8%) e comunicazioni (-1,6%). E’ quanto emerso nel corso della riunione della commissione comunale di controllo prezzi, presieduta dall’assessore con delega ai Servizi al Cittadino Massimiliano Minutoli.

Nei trasporti i prezzi sono generalmente aumentati rispetto a novembre, ma diminuiti nel confronto con un anno fa: nel trasporto aereo più costosi i voli nazionali (+33,9%; +18,8% il tendenziale), quelli intercontinentali (+28,0% più di novembre, ma -16,0% rispetto all’anno scorso) e quelli europei (+7,0%; -2,6% rispetto a dicembre 2022). Aumentano in entrambi i casi, invece, i trasporti ferroviari nazionali (+3,2%; +11,4% il tendenziale), a causa della minore disponibilità di offerte commerciali per i servizi di alta velocità, intercity e intercity notte.

Nelle attività turistiche e ricreative, le festività natalizie hanno inciso anche sull’aumento dei prezzi delle attività turistiche e ricreative. In termini congiunturali, i pacchetti vacanza aumentano marcatamente a livello nazionale (+24,2%; +2,9% il tendenziale), risultando invece pressoché stabili a livello internazionale (+0,1%; +2,9% il tendenziale). L’aumento dei pacchetti vacanza nazionali dipende principalmente dalle destinazioni montane, per effetto dell’apertura della stagione sciistica, e dai pacchetti “benessere” finalizzati ai trattamenti di cura del corpo. Sempre in termini congiunturali aumentano gli agriturismi (+3,4%) e, in modo più marcato, gli impianti di risalita (+7,9%; +8,5% il tendenziale).

Per quanto riguarda la cultura si registra un aumento dei prezzi dei libri di narrativa (+7,0%; +4,6% il tendenziale), a fronte di una diminuzione di quelli del download di e-book (-2,6%; -5,1% il tendenziale). Aumentano, a livello congiunturale, i prezzi dei giornali a diffusione nazionale (+1,8%; +1,3% il tendenziale) e in misura più contenuta di quelli a diffusione locale (+0,6%; -0,3% il tendenziale); variazione in aumento anche per i periodici (+1,8%; +1,5% il tendenziale), imputabile oltre alla diversa distribuzione degli allegati, anche, in parte, ad aumenti di prezzo.

 

 

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