MESSINA. “Il Comune ha già conferito procura speciale all’avvocato Giovanni Mannuccia per curare la costituzione di parte civile, che può essere fatta fino all’apertura del dibattimento”. Parola di Cateno De Luca, che risponde alle note di Cambiamo Messina dal basso e del Movimento 5 stelle di qualche ora fa, in cui si chiedeva conto e ragione del fatto che il comune di Messina non si fosse costituito parte civile nel procedimento per cui andranno a giudizio davanti alla Prima sezione del tribunale Emilia Barrile, ex presidente del consiglio comunale di Messina, l’ex presidente dell’Amam Leonardo Termini, l’ex  direttore amministrativo dell’Atm, Daniele De Almagro.

“Si respinge con sdegno la nota del capogruppo consigliere Andrea Argento con la quale il movimento 5stelle, commentando la mancata costituzione del Comune di Messina e di ATM nel processo denominato Terzo Livello, vorrebbe insinuare l’esistenza di una sorta di connivenza tra l’attuale Amministrazione Comunale ed il nuovo CdA dell’ATM con il vecchio sistema affaristico scoperchiato dalla magistratura”, ha scritto il sindaco.
“Al consigliere Argento ed al suo gruppo che affermano “riteniamo inaccettabile la scelta del Comune, che prendendo parte al procedimento come parte civile avrebbe potuto dare un forte segnale di rottura con il passato, oltre a contribuire a far conoscere ai messinesi quel sistema ‘occulto’ che sembrerebbe aver “gestito” finora la città” consiglio di farsi spiegare le norme processuali prima di parlare”, attacca De Luca. 

“Il Comune ha già conferito procura speciale all’Avv. Giovanni Mannuccia per curare la costituzione di parte civile, che può essere fatta fino all’apertura del dibattimento. Quella di ieri è stata l’udienza preliminare, cioè l’udienza che per rito (per reati di particolare gravità) serve a formalizzare i capi di imputazione ai fini del rinvio a giudizio degli imputati. Dunque la costituzione di parte civile del Comune di Messina e di ATM avverrà secondo legge prima dell’apertura del dibattimento. Al Consigliere Argento sarebbe bastato rivolgersi al Sindaco per scoprire questa ovvietà”, continua De Luca.

“Preciso che questa Amministrazione ha già fatto molto per svelare ai cittadini il modo in cui, negli anni precedenti , è stata gestita la cosa pubblica e non accettiamo lezioni di morale da nessuno. Allo stesso tempo è doveroso chiarire che il processo serve per accettare le responsabilità penali degli imputati o per dichiararne l’innocenza, che è presunta fino a quando non intervenga una sentenza di condanna definitiva. L’atteggiamento giustizialista del Gruppo 5stelle rispecchia una mentalità che banalizza le vicende umane e giuridiche, riducendole spesso a vuote contrapposizioni di valore, laddove bisognerebbe sempre ricordare che i processi si svolgono in tribunale e la politica deve sapere governare senza farsi intimorire da chi agita il giustizialismo per eccitare le folle”, conclude.

Particolarmente sarcastica, invece, la risposta alla lettera, praticamente uguale nei toni e nei contenuti di Cambiamo Messina dal basso: “Non commentiamo per non risuscitare gli autori dello scempio di Messina degli ultimi cinque anni”, ha scritto, sprezzante.

 

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