MESSINA. Ventiquattro milioni di euro in meno al TPL siciliano sui 158 annui che di già sono il contributo più basso d’Italia in proporzione a popolazione e estensione geografica . Queste le premesse che ci consegna il piano di nuova austerità del governo di Nello Musumeci – dichiara Michele Barresi segretario mobilità Uiltrasporti Sicilia – che di fatto se realizzato porterebbe al collasso il sistema del trasporto pubblico su gomma nell’isola e darebbe all’azienda trasporti Messina l’ennesima mortificazione al piano di rilancio che con difficoltà sta portando avanti negli ultimi anni . Un nuovo taglio previsto tra il 10 e il 15% che si aggiungerebbe alla cronica penalizzazione a cui l’ATM Messina è assoggettata dalla Regione in termini di rimborsi chilometrici – dichiara Barresi – non consentirebbe la stesura di un piano industriale 2018/2020 idoneo a rispondere alle esigenze della cittadinanza e a far recuperare il gap finanziario ereditato dalle precedenti gestioni” .

La Sicilia dovrebbe rivedere la politica dei trasporti nel suo complesso – continua la Uiltrasporti- rientrando all’interno del Fondo Nazionale Trasporti che garantirebbe maggiori risorse per la regione e la classe politica messinese in particolare dovrebbe fare quadrato per la difesa dell’Atm Messina e del trasporto pubblico dei cittadini messinesi che ad oggi riceve un quinto dei contributi dell’Amat Palermo e solo un quarto di quelli dell’Amt di Catania .

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