MESSINA. Si farà il referendum per la secessione di 11 villaggi cittadini. Resta solo da capire quando. La Regione siciliana ha infatti nominato un commissario ad acta, Vincenzo Raitano, che di fatto si sostituirà all’amministrazione comunale e al sindaco Cateno De Luca (qui i precedenti: https://www.letteraemme.it/referendum-montemare-il-comitato-promotore-non-si-arrende-e-chiede-il-commissariamento-alla-regione-siciliana/).

Il comune di Montemare , in caso di sì al referendum, andrebbe ad inglobare il territorio che comprende Castanea, Salice, Gesso, Rodia, Acqualadroni, Marmora, San Saba, Spartà, Orto Liuzzo, Piano Torre, Massa San Nicola, Massa San Giorgio e Massa San Giovanni: un’area molto estesa con circa 8mila abitanti.

Di seguito il documento dell’assessorato regionale alle Autonomie locali:

 

 

 

A commentare la notizia è il consigliere della III Municipalità Alessandro Cacciotto: «Il Sindaco – scrive – non ha mai nascosto, anche durante la campagna elettorale, di non “credere” nel decentramento.  Come già ribadito più volte, il decentramento, che non si realizza certamente col solo cambio di denominazione da Circoscrizione a Municipalità, rimane ancora oggi un lontano miraggio.  Anche il tour dei quartieri, iniziativa nella sua concezione assai nobile, nasconde, senza particolari veli, il messaggio che si può fare a meno delle Circoscrizioni o Municipalità. Fette di territorio rivendicano servizi, rappresentanza, poteri decisionali quotidianamente. Decentrare i servizi significa avvicinare la Pubblica amministrazione al cittadino. Il referendum del Comitato, che si può condividere o meno, è la risposta ad un decentramento inesistente, è la risposta ad una sottovalutazione di istanze, richieste, esigenze di porzioni di interi  territori.  L’ auspicio, che prima o poi maturi, a chi di competenzaa consapevolezza di riorganizzare tutta la macchina amministrativa e burocratica per dare il valore che meritano a organi istituzionali, le Municipalità, che si prodigano in tutti i modi per la risoluzione delle problematiche e per dare voce ai cittadini. Le Municipalità con pieni poteri, rappresenterebbero un valore aggiunto per la città, un fattore di crescita per l’intero territorio», conclude.

 

 

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