MESSINA. Si prospettano giornate di fuoco per la viabilità messinese, in particolare per i cittadini della zona Nord. Mentre da sabato la tangenziale di Giostra sarà chiusa fino alla fine dei lavori del viadotto Ritiro, infatti, da qualche giorno è stata interdetta anche la strada comunale San Michele – Portella Castanea (la via di collegamento più rapida fra i villaggi della zona Nord e il centro città), affinché si possa rimuovere la frana che ormai persiste da oltre due anni e si realizzi un muro di contenimento. Le vie alternative ci sono, ma sono in condizioni pessime ed è per questo che a giorni sono stati previsti dei lavori di manutenzione.

E’ proprio questo il tema di cui si è discusso ieri a Palazzo Zanca durante una riunione fra il vicesindaco Salvatore Mondello, con delega ai lavori pubblici, l’assessore alla Protezione civile Massimiliano Minutoli e una delegazione di cittadini che hanno rappresentato il “Movimento Nuova Castanea” e il “Comitato Monitoraggio dei Peloritani”. L’incontro richiesto dalle due associazioni era stato segnato con l’intento di proporre delle soluzioni che avrebbero permesso ai cittadini di transitare in strada senza disturbare i lavori. Ma ben poco è stato detto in merito, perché senza che nemmeno siano state illustrate le idee il vicesindaco Mondello è intervenuto spiegando che la tipologia di lavori e di macchinari non consente in alcun modo il passaggio delle vetture: “Ci avevo già pensato. Fino all’altro giorno. Ma a quanto pare non si può fare proprio niente perché la macchina di palificazione occupa troppo spazio”.

Quali erano, però, le proposte che quasi “a forza” sono state esposte all’Amministrazione comunale? Innanzitutto l’istituzione di un senso unico alternato o di un semaforo, provvedimento richiesto a più riprese anche durante questi anni e a cui Palazzo Zanca ha sempre risposto categoricamente di no perché in altri posti è stato vandalizzato (in realtà, l’assessore Mondello ha scaricato tutto sul dirigente, che ai tempi era Antonio Amato e che è stato intervistato da LetteraEmme a tal proposito).

Poi, nel documento presentato da MNC e dal Comitato (firmato dal presidente Antonino Caprì e dai portavoce Enzo Musicò e Antonio Maressa), si richiede che “sia in ogni caso garantito il transito ai mezzi di soccorso e di pronto intervento, dato che il presidio di pronto soccorso di Castanea non è aperto h24 e non potrebbe garantire copertura su ogni tipo di intervento medico”, con particolare riferimento anche ai mezzi antincendio. E qui la risposta è arrivata da Minutoli, che in merito al rischio di incendi ha annunciato un potenziamento della postazione di Spartà, al quale si aggiunge il sito della Forestale lungo la Dorsale dei Peloritani. La questione del 118 di Castanea, invece, è più complessa: rientra fra le competenze dell’Asp, anche se l’Amministrazione può dialogare; il vero problema, stando alle spiegazioni di Minutoli, è che la struttura attualmente adibita al pronto soccorso non è adatta ad operare h24.

Ma le due associazioni avevano previsto la possibilità che la carreggiata potesse venire occupata anche interamente in alcune delle fasi dei lavori, ed è per questo che ieri hanno richiesto il transito almeno negli orari di esodo e controesodo, oppure che la strada rimanesse chiusa al traffico solo per quella determinata fase di lavoro. La prima soluzione è stata, per i motivi che ha spiegato Mondello, immediatamente scartata (“la macchina di palificazione non può spostarsi ogni volta che passa una macchina”), ma la seconda è stata prima “rigettata” dallo stesso vicesindaco e poi ripresa dopo un lungo discorso. I lavori di palificazione, infatti, dovrebbero durare circa venti giorni, dopodiché l’assessore con delega ai lavori pubblici ha manifestato la possibilità di istituire un senso unico alternato o un semaforo (fermo restando che Mondello ha chiarito che la durata dei lavori potrebbe essere anche inferiore ai due mesi previsti, “salvo imprevisti”).

L’ultima richiesta, invece, è stata quella di realizzare dei “lavori di manutenzione delle strade secondarie, in particolare la segnaletica verticale (totalmente assente) le cunette di drenaggio, le linee tagliafuoco nella loro prossimità, la ricopiatura delle buche e scerbatura lungo le strade di Portella-Quattro Strade e C.da Venticinque-Annunziata“. Qui la palla è passata nuovamente a Minutoli, che ha informato la delegazione di aver già previsto degli interventi giusto in quelle strade, a seguito di un sopralluogo effettuato pochi giorni prima. In più servizi LetteraEmme ha denunciato la situazione di queste strade che spesso, ma soprattutto adesso, rappresentano la via alternativa per scendere in città (qui l’ultimo articolo con tanto di foto).

Diverse, infatti, le problematiche che in questi due mesi (o comunque per tutta la durata dei lavori) dovranno affrontare i cittadini, in particolare i pendolari e i villeggianti che d’estate ripopolano i paesi. E sono proprio questi i motivi che hanno spinto il Movimento Nuova Castanea e il Comitato Monitoraggio dei Peloritani a richiedere un incontro con l’Amministrazione, con l’obiettivo di ridurre il più possibile i disagi. In particolare, una delle problematiche a cui fanno riferimento nel documento è quella delle attività commerciali che lavorano soprattutto in questi due mesi dell’anno: “Gli imprenditori locali, appena usciti dal blocco forzato delle loro attività a causa del Covid-19, verrebbero ulteriormente danneggiati dalla chiusura”, scrivono le associazioni, che in una ulteriore nota hanno manifestato la volontà di monitorare l’andamento dei lavori “affinché si possa istituire quel senso di marcia alternato o quel semaforo di cui ha accennato il vicesindaco una volta ultimati i lavori di palificazione”.

D’altro canto, il vicesindaco Salvatore Mondello ha ribadito più volte durante i suoi interventi la volontà dell’Amministrazione di non avere premura e di non voler mettere fretta alla ditta aggiudicatrice dei lavori, in quanto “il principale obiettivo è che sia fatto un buon lavoro”. Il periodo scelto, invece, è da rimandare all’assenza “di lezioni scolastiche e di rigori invernali”.

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