MESSINA. Sentieri tra i colli ma anche passeggiate sul mare, piazzette, spazi verdi, ville e punti panoramici sono solo alcuni dei luoghi che si possono visitare gratuitamente a Messina durante le prime giornate di primavera. Partendo dal centro città ci sono la pineta comunale di Montepiselli, un piccolo parco che affaccia sullo Stretto, così come il punto panoramico dell’Antico Noviziato, direttamente sul viale Italia. Andando verso nord, sempre sul viale Italia c’è l’Orto Botanico aperto dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12. Prendendo la via Tommaso Cannizzaro e poi la via Garibaldi invece si possono visitare le piazzette tematiche della città. Sono in tutto nove, collegano la via Garibaldi con il porto e sono state realizzate tra il 2001 e il 2011. Ogni piazzetta si rifà a una storia o un elemento e segue un’architettura studiata in base al tema. Visitando tutte le piazzette si arriverà al Boccetta. Da lì si potrà visitare via Marinai d’Italia, il tratto di strada sul mare che collega la cortina alla passeggiata a mare, dal quale si possono vedere da vicino la Madonnina e la falce e che con il progetto di restyling della città è destinato ad avere molto più spazio. Continuando verso la Fiera, che a breve verrà restaurata e diventerà un nuovo spazio verde per la città, si arriva al torrente Trapani, qui c’è l‘Isola Pedonale Primavera, con giochi, tavoli e sedili.

A nord, invece i laghi di Ganzirri e la riserva naturale orientata Laguna di Capo Peloro, che già da inizio marzo vengono assaliti dai messinesi in cerca di un po’ di sole e aria di mare.

E per chi ama la montagna? Non ci sono solo i colli San Rizzo. Partendo da sud ci sono la Valle dei Mulini e la cascata di San Filippo Superiore, entrambi tra le montagne del paese e raggiungibili anche a piedi. Dopo San Filippo Superiore c’è il Sentiero di Via Mariae, a Cumia Superiore, si tratta di un sentiero asfaltato che parte dalla fine del paese arriva fino a Portella Croce Cumia. Il percorso puà essere fatto a piedi o in mountain bike.

Inoltrandosi ancora tra i Peloritani si arriva nei punti nevralgici dei colli San Rizzo, Portella Amarcera, la Madonnuzza, piazza Sandrone Lamas, il sentiro dell’ABC e il Sentiero Badiazza. Dopo San Michele invece c’è il parco ecologico San Jachiddu, poco lontano dal forte omonimo.

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