MESSINA. Messina è l’unico tra i grandi comuni italiani in cui l’occupazione, negli ultimi otto anni anni è diminuita notevolmente. Se nel 2015 infatti il tasso di occupazione era del 41,2%, nel 2023 i messinesi con un impiego lavorativo erano solo il 38,4%. A rendere noti i dati Messina in cifre, il portale del comune che ha raccolto le percentuali di occupazione della popolazione da 15 a 64 anni di 13 grandi comuni italiani posizionando Messina al primo posto come città “messa peggio” in ambito lavorativo. In città nel 2023, gli occupati sono diminuiti dell’1,78% rispetto al 2022: “Si tratta -si legge sul portale- del 2,4% di occupati maschi in meno rispetto all’anno precedente, mentre si registra la crescita degli occupati di genere femminile: +0,7% rispetto al 2022 e +3% rispetto al 2018″
Cresce in città, di conseguenza, il tasso di disoccupazione, che tocca il 35,9%, come anche il tasso di inattività nella fascia d’età che va dai 15 ai 64, che si alza dello 0,1%. “Sono infatti circa 39.500– si legge sul portale- le non forze lavoro. solo Palermo (44.100 inattivi) e Napoli (41.100 inattivi) registrano un dato peggiore.” Nel dettaglio nel 2023 cresce il numero di donne inattive (+1,8%) rispetto al 2022 con un tasso di inattività pari al 51,3% e diminuiscono i maschi inattivi (-1,5%) rispetto all’anno precedente con un tasso di inattività pari al 27,2%.
Messina, dunque, è la città che ha subito il tracollo peggiore dal 2015 con una diminuzione della disoccupazione avvenuta solo nei due anni post covid (tra il 2021 e il 2022), quando è stato registrato il 12% in meno di disoccupazione in città, dato destinato a salire già dall’anno successivo. In città, in meno di dieci anni, si sono persi per strada dieci trei percentuali di occupazione: dal 2015, quando le tre grandi città siciliane erano appaiate, tutte col 41%, al 2023, quando Messina è precipitata al 38,4%, mentre Palermo e Catania sono salite rispettivamente al 44,6 e 47,9%. In cifre, vuol dire che gli occupati a Messina sono passati da 66mila a 55mila: undicimila in meno. Anche il tasso di disoccupazione è spaventoso: a Messina è il più alto di svariati ordini di grandezza, col 35,9%, mentre Palermo non arriva al 20, e Catania si ferma al 22,4%. ne consegue che in città ci sono 54mila “inattivi”. (secondo l’Istat, le persone che non fanno parte delle forze di lavoro, chi cioè non ha cercato lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento).
finalmente spiegato il problema del traffico a Messina!