MESSINA. Neanche le piogge di settembre sono bastate a ristabilire le falde acquifere siciliane, ormai danneggiate dalla siccità. È quanto emerge dal bollettino mensile del Servizio Informativo Agrometereologico Siciliano (SIAS), secondo il quale le instabilità di settembre non hanno modificato la situazione.
Buona parte del mese, secondo quanto riportato dal SIAS, è stata influenzata dalla circolazione depressionaria attiva nella parte centrale del mese tra la penisola e l’Europa centro-orientale, che ha interessato la Sicilia marginalmente. Contrariamente ad agosto, a settembre i fenomeni hanno spesso interessato le fasce costiere, a volte anche con singoli eventi a carattere di nubifragio, mentre sono stati pochi i fenomeni significativi nelle aree interne tra cui le aree con gli invasi.
Il massimo accumulo mensile per la rete SIAS di 231 mm è stato registrato dalla stazione Cesarò Monte Soro (in provincia di Messina). La stessa stazione ha registrato il massimo accumulo giornaliero di 115,2 mm il giorno 10.
Le piogge del mese di settembre però non sono state del tutto “inutili”. Secondo il SIAS hanno portato beneficio ai suoli e alla vegetazione naturale, senza però permettere un aumento significativo dei deflussi verso i corpi idrici sotterranei, tranne in pochi casi isolati.
Restano in difficoltà le aree agricole dove l’apporto di piogge è stato insufficiente non solo a recuperare un deficit che appare incolmabile, ma anche ad ottenere un beneficio di breve periodo. Basti pensare che la stazione SIAS Paternò (Catania) ha ad esempio accumulato solo 200 mm negli ultimi 12 mesi, contro una norma di 537 mm, vale a dire con un deficit di oltre il 60%. La precipitazione media regionale degli ultimi 12 mesi ha registrato un’ulteriore lieve ripresa, portandosi a 460 mm, continuano a mancare quindi all’appello mediamente quasi 300 mm rispetto alla norma, quasi il 40% di quanto atteso rispetto alla media del periodo 2003-2022.
Vorrei segnalarvi che le acque piovane prima di andare a ricaricare le falde acquifere, gli invasi artificiali, hanno tempi che non sono immediati. Non la posso più leggere e sentire questa bestialità.
C’è scritto esattamente questo nell’articolo
Ma dove ha piovuto? La carta come si suol dire canta… Ci sono quasi 3/4 dell’isola compreso la zona jonica e la città che sono in netto deficit, ma poi basta farsi un giro per le campagne per capire, vedere le olive secche o appassite bene che vada..