MESSINA. “Se lo Stato si addossa il debito di Roma, perché non dovrebbe farlo anche per il comune di Messina)”. E’ la domanda che Nello Pergolizzi rivolge alla politica messinese, a tutti i livelli, invitandoli ad opporsi alla decisione del governo o, in alternativa, a farla allargare anche a chi, come Messina, si trova sommersa dai debiti.

“Il decreto del Governo, denominato ‘Decreto per la crescita‘, che dovrebbe andare in discussione martedì 23 c.m., contiene una norma che sta facendo parecchio discutere la politica nazionale e tutti coloro che non condividono interventi di aiuto finanziario del Governo in favore di una sola città – ”Roma” – senza valutare l’intero panorama nazionale che vede diversi enti locali in difficoltà per evidenti problemi di bilancio. Se c’è un intervento per aiutare tutti i Comuni in difficoltà, senza privilegiare il colore politico degli stessi e con valutazioni meramente oggettive, ritengo sia opportuno farlo, ma se la volontà del governo è quella di aiutare un solo comune, non lo ritengo opportuno”.

“Infatti, lo Stato, che già in passato aveva garantito i debiti della capitale, si dovrebbe accollare una consistente parte dell’attuale debito, ripianando di fatto i bilanci del Comune di Roma guidato dalla Sindaca Raggi, esponente del Movimento 5 Stelle. Questa norma ha suscitato malumori tra i rappresentanti politici dei vari Comuni in difficoltà, che analogamente a come si sta procedendo nel nostro Comune, cercano di risanare i propri bilanci attraverso piani di riequilibrio che generano numerosi tagli alla spesa e ingenti sacrifici per i loro concittadini”.

“Ritengo che questo genere di trattamenti di ‘favore’ nei confronti della Capitale possano danneggiare gli altri comuni indebitati per le medesime cause del Comune di Roma, che in presenza di tagli nei trasferimenti da parte dello Stato e di consistenti aumenti dei costi di gestione, hanno dovuto assicurare, comunque, i diversi servizi pubblici in favore dei cittadini e spesso, anche per responsabilità degli amministratori che, per trarne consenso politico, si sono totalmente dimenticati delle regole della buona amministrazione”.

“Se lo Stato si addossa il debito di Roma, perché non dovrebbe farlo anche per il comune di Messina? Rivolgo un accorato appello ai nostri rappresentanti della politica nazionale e al Sindaco De Luca, affinché si oppongano alla paventata decisione del governo che prevede aiuti finanziari mirati a ridurre il debito del solo Comune di Roma, condividendo questa battaglia di democrazia e lavorando insieme per l’approvazione di un decreto crescita che coinvolga tutti i comuni che versano in difficoltà finanziaria, attraverso criteri oggettivi e trasparenti”.

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