MESSINA. La data è quella di lunedì 9 novembre, quando dovrebbero riprendere le lezioni in presenza nelle scuole (fatta eccezione per le superiori, in base al Dpcm) dopo la chiusura imposta lo scorso 30 ottobre con un’ordinanza del sindaco Cateno De Luca. In attesa di conoscere le decisioni in merito, che verranno comunicate con ogni probabilità questa sera, nel corso della consueta diretta settimanale, a intervenire sulla questione è il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Libero Gioveni, che rivolge un appello al Garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Angelo Fabio Costantino per chiedergli un intervento diretto che possa “in qualche modo, anche in minima parte”, restituire a migliaia di ragazzi la loro vita sociale.
«Ma ci si rende conto che un minore dai 6 ai 14 anni che la mattina non può andare a scuola, che il pomeriggio non può recarsi in palestra, a calcetto, in piscina o in oratorio e con la compagnia costante e giornaliera del pc, del telefonino o della playstation in sostituzione dei compagni, rischia seriamente di chiudersi in se stesso o assumere comportamenti regressivi? Ma chi pensa alle conseguenze psicologiche per questi ragazzi che se da un lato vogliamo preservarne la loro salute fisica da questo maledetto Covid, dall’altro ne stiamo minacciando invece la salute mentale?», scrive il consigliere in una nota.
«Rischia davvero di assumere dei contorni drammatici – prosegue – la condizione di questi adolescenti sempre chiusi in casa, spesso figli unici, senza coetanei con cui poter condividere il tempo e con i genitori impossibilitati a dedicarsi a loro, occupati dallo smart working o anche da preoccupazioni maggiori. I bambini e gli adolescenti, che dai dati attuali sono maggiormente risparmiati dal virus dal punto di vista fisico – prosegue il consigliere – non lo sono per quanto riguarda il loro benessere psicologico ed emotivo. Per non parlare anche dei riflessi negativi che gravano maggiormente sia sui ragazzi con disabilità, sia sui piccoli fino ai 3 anni che frequentano gli asili nido (anch’essi chiusi) e le loro famiglie – ricorda l’esponente di FdI – in quanto è da tutti riconosciuta l’importanza di questi servizi sotto il profilo pedagogico, affettivo, relazionale volti a promuovere processi di inserimento sociale».
«Si rende oltremodo necessario, quindi – secondo il consigliere comunale – spalancare nuovamente le porte dei plessi, specie se si pensa che persino nelle regioni “rosse” l’ultimo DPCM prevede la didattica in presenza fino alla prima media. Mi auguro pertanto, anche attraverso l’autorevole e prezioso intervento del Garante Costantino – conclude Gioveni – che le ormai prossime decisioni del sindaco De Luca e del Commissario Straordinario dell’ASP per l’emergenza Covid Crisicelli in vista dell’imminente scadenza dell’Ordinanza Sindacale n. 307, possano convergere verso una riapertura di tutte le scuole pubbliche e private e degli stessi asili nido, anche parziale o in orario ridotto, al fine di dare la parvenza di una vita quasi normale ai nostri ragazzi, di fatto sempre più “derubati” del periodo forse più bello della loro vita».