MESSINA. Da lunedì l’orario di lezione al Seguenza tornerà a pieno regime: ventuno classi del liceo si trasferiranno in una struttura delle Ancelle Riparatrici, fra viale Regina Elena e via Palermo, non necessitando più di ridurre l’orario scolastico per garantire a tutti gli studenti di partecipare a lezione. Da settembre, infatti, i ragazzi assistono a solo due ore e mezza di lezione giornaliera, a causa della carenza di aule dell’istituto e per l’alto numero di iscrizioni.

Fino a qualche anno fa la città metropolitana di Messina aveva affittato delle aule al Cristo Re per sopperire alla mancanza di spazi e accogliere gli studenti e le studentesse. Poi c’è stata la sospensione delle lezioni in presenza a causa del Covid e la successiva modalità blended. Per quest’anno l’ex provincia, per poter ospitare gli alunni, ha invece affittato un immobile che anni fa era stato utilizzato dalle suore Ancelle Riparatrici come scuola d’infanzia. Un po’ ciò che sta succedendo con il nautico “Caio Duilio”, per cui si sta procedendo ad affittare un palazzo in via Santa Cecilia (qui il link).

I ritardi alla consegna del plesso, però, erano da assoggettare alla precarietà della struttura che, spiega la preside del liceo Lilia Leonardi, «si è dovuta rinnovare. La città metropolitana ha dovuto ristrutturare una scuola vecchia e trasformare degli spazi in aule didattiche e laboratori. Anche i servizi igienici sono stati oggetto di ristrutturazione, perché erano per bambini e quindi non adatti ad un liceo. Adesso è una struttura bellissima, anche più grande della sede centrale, circa una volta e mezzo. Con la città metropolitana abbiamo lavorato anche in questi giorni di festa e diventerà praticamente la seconda sede del Seguenza».

Ma questo della struttura non è stato l’unico ostacolo incontrato: «Il Covid ha fatto bloccare tutta la produzione di materiale informatico, come l’Access Point, che serve per diffondere la rete internet all’interno della struttura – aggiunge la dirigente scolastica – senza sarebbe stato impossibile rendere l’impianto fruibile e funzionale al lavoro di studenti, docenti e segreteria. Quindi l’impedimento principale è stato questo blocco a livello internazionale».

Da lunedì 8, quindi, le classi cominceranno a fare “turnover”: per un periodo ciascuna, faranno lezione nel plesso fra viale Regina Elena e via Palermo. «Certamente – specifica la preside Leonardi – i primi a trasferirsi non saranno i ragazzi dell’indirizzo artistico, perché hanno bisogno di laboratori particolari che stiamo istituendo, e intendo dire che sto proprio materialmente comprando tutte le attrezzature necessarie. La struttura, infatti, non è ancora funzionale al 100%, ma posso dire che lo è per un buon 90%: il resto, come appunto i laboratori mancanti, verrà completato strada facendo».

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