MESSINA. “Dal momento che il riscaldamento non è stato ancora rimesso in funzione, si suggerisce di indossare indumenti pesanti. Per la medesima ragione, finchè l’impianto non verrà ripristinato, sono sospese e rinviate le attività pomeridiane”. E’ la laconica comunicazione che Giusy De Luca, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Pascoli-Crispi di Messina è stata costretta a fare alle famiglie di alunni e studenti, e al personale dell’istituto. Non è bastato un mese e passa tra vacanze, disposizioni regionali e ordinanze comunali per evitare che, al ritorno a lezione, qualcosa, da qualche parte, non funzionasse. Di occuparsene tocca al comune di Messina (proprietario delle scuole elementari e media, mentre le superiori sono di competenza della Città metropolitana), che in genere provvede al funzionamento degli impianti di riscaldamento, all’acquisto del gasolio necessario a farli funzionare e l’allaccio alla rete del gas. Cosa che nel caso della Pascoli-Crispi non è stato fatto, ripetendo quello che era successo esattamente cinque anni fa, con gli studenti costretti a riprendere le lezioni al freddo dopo le vacanza di Natale. La mancanza dei riscaldamenti ha fatto saltare anche le attività di studio della terza lingua (spagnolo) e il “piano estate terza fase”.

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