MESSINA. Prosegue il botta e risposta  in merito ai “numeri” dello sciopero di ieri fra sindacati e Atm. Se per i primi a partecipare alla manifestazione nazionale è stato l’80 per cento del personale, per il presidente dell’azienda Pippo Campagna l’adesione è stata di gran lunga inferiore, meno del 21%.(qui le due versioni). A ribadire nuovamente la loro versione, in una nota, sono adesso le sigle sindacali, che replicano duramente alle dichiarazioni di Campagna.

«Il presidente di Atm Spa, evidentemente innervosito dall’inaspettata risposta che i lavoratori hanno dato con la massiccia adesione allo sciopero di ieri – scrivono – ha perso un’occasione preziosa per restare in silenzio. Alterando ad uso stampa i numeri dell’adesione ha inteso mortificare, con commenti sgradevoli, il legittimo diritto allo sciopero, offendendo i tanti lavoratori che, fra l’altro, con senso di responsabilità hanno comunque garantito il servizio dedicato agli studenti nella delicata fase di riapertura della scuole. In merito alle percentuali snocciolate da Campagna, suggeriamo al presidente di ripassare la matematica. In premessa è bene chiarire che i 70 autisti scioperanti, ufficializzati dall’azienda con conteggi di parte, da soli rappresentano il 50% dell’intera forza lavoro della categoria, peraltro composta in buona parte da personale apprendista neoassunto, su cui ATM SpA ha fatto anche notevoli pressioni per ridurne l’adesione. Inoltre, sulla quantificazione generale della mobilitazione, il presidente, nel tentativo pacchiano di sminuire la percentuale di adesione, manipola ad arte i numeri facendo riferimento all’intera forza lavoro di 453 dipendenti , “dimenticando” che lo sciopero indetto era di sole 4 ore durante le quali solo una minima parte dei 453 dipendenti citati da Campagna era in servizio e poteva aderire alla protesta. L’adesione di 70 autisti durante il servizio compreso nelle 4 ore di sciopero, non si attesta al 21% dichiarato da ATM SpA; a conti fatti, in rispetto della matematica, raggiunge abbondantemente l’80%!».

«Preoccupa – proseguono – che il management responsabile del bilancio Aziendale dimostri così poca dimestichezza con i numeri… Un errore di calcolo evidentemente tattico, volto ad abbassare la percentuale di adesione che, ribadiamo, senza timore di smentita, è stata dell’80% nell’arco delle 4 ore di sciopero. Siamo di fronte a un ricercato miscuglio di numeri che oltre a mistificare la realtà offende l’intelligenza dei cittadini destinatari del comunicato aziendale. Il Presidente ha dimenticato inoltre di citare l’adesione del personale di bordo e Ztl che si attesta a percentuali simili a quelle fatte registrare dai colleghi conducenti, a testimonianza che l’esercizio ha risposto compatto alla mobilitazione indetta dal sindacato. Per valutare con senso della realtà l’adesione alla protesta, Il presidente avrebbe dovuto semplicemente affacciarsi alla finestra alle ore 9 e vedere il piazzale di Atm pieno dei mezzi rientrati per sciopero, di cui alleghiamo la foto che vale più di ogni parola e di ogni comunicato. Giuseppe Campagna, che è anche esponente di Asstra, associazione datoriale di categoria, nel suo comunicato esprime gravi giudizi sui lavoratori e sulla legittima azione di sciopero indetta a livello nazionale, parole che riporteremo – continuano i sindacati – all’attenzione delle nostre segreterie nazionali. Infine, In merito alla squallida allusione ai lavoratori che avrebbero scioperato solo perché destinatari di contestazioni disciplinari, rispondiamo al Presidente che ad oggi i lavoratori sfuggiti alla sua spasmodica azione punitiva si contano ormai sulle dita di una mano. Dovesse confermarsi la fantasiosa teoria per cui sciopera per ripicca solo chi riceve la contestazione disciplinare, col sistema di giustizia sommaria che vige in ATM siamo fiduciosi sull’adesione del 100% alla prossima azione di lotta. Chi semina vento raccoglie tempesta!», concludono.

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