MESSINA. Non accenna a spegnersi l’eco del deflagrante consiglio comunale di ieri dedicato ad un’ordine del giorno sull’Agenzia per lo sbaraccamento, voluto dall’aula, che ha segnato un attrito tra amministrazione e consiglio che secondo il sindaco Cateno De Luca sembra insanabile e potrebbe portare addirittura alle sue dimissioni, nel caso in cui la delibera sullo statuto dell’agenzia, e quindi del suo avvio, dovesse essere bocciata.

A prendere posizione è stata Elvira Amata, parlamentare regionale di Fratelli d’Italia: “Operare opposizioni ex ante ad una proposta che può finalmente risolvere una questione perché inviso il proponente è una prassi che non appartiene ne a me ne al partito al quale appartengo”, spiega il deputato regionale. “Ci troviamo davanti a quella che qualcuno definisce emergenza. Permettetemi di dissentire. Non si tratta di emergenza ma di uno stato di fatto ampliato nei decenni da corto circuiti tra enti preposti e a volte mala politica”, prosegue. “C’è prima di tutto un problema di volontà politica. Si, perché è bene che ciascuno si assuma le proprie responsabilità. E l’aula della quale ho fatto parte e nella quale sono stata ospite oggi ha una grande responsabilità, a questo punto. Dire il proprio no all’eventuale nascita di un’agenzia che può mettere la parola fine ad una vergogna come quella della baraccopoli che insiste nella nostra città meravigliosa è nelle facoltà del consiglio comunale ma bisogna ammetterlo a viso aperto. È tempo che ciascuno faccia la sua parte. La Regione si è impegnata; l’Ars ha votato lo stanziamento di una somma necessaria alla fase di start up per l’agenzia di cui oggi abbiamo parlato. Il Governo regionale ha manifestato palesemente il suo obiettivo di risanare la Sicilia. Il consiglio comunale di Messina intende interrompere l’iter?”, chiede retorica.

“Sono certa che il buonsenso prevarrà e finalmente si capirà che è essenziale adesso risolvere una questione che se non fosse tragica parrebbe quasi comica. Una questione che ci trasciniamo dal secolo-dal millennio-scorso. Tragico perché ha avuto ricadute sul tessuto sociale di Messina e sul suo sviluppo non solo abitativo e strategico ma anche e primariamente culturale. E noi abbiamo il dovere di intervenire proprio sullo sviluppo della nostra società garantendo a chi verrà dopo di noi un’eredità più decorosa di quella che abbiamo ricevuto. È esattamente la ragione stessa su cui si fonda il nostro ruolo di deputati, di amministratori, di consiglieri comunali. La soluzione allora non può che essere la più ovvia: metterci insieme! Metterci insieme e fare la differenza. Metterci insieme e decidere di rendere giustizia ad una città che merita molto più di quanto oggi non le sia stato consentito di avere ed esprimere”, conclude.

Sulla vicenda è intervenuta anche Matilde Siracusano, parlamentare di Forza Italia alla Camera dei deputati. “Ho assistito alla seduta del Civico Consesso messinese con grande sorpresa. Sorpresa nel non leggere negli interventi contrapposti alla proposta dell’amministrazione alcuna critica effettivamente costruttiva”, ha spiegato. “Ho accolto con piacere l’invito a prendere parte all’incontro e ringrazio la Presidenza del Consiglio per aver coinvolto la deputazione che, mi auguro, potrà in futuro essere nuovamente chiamata in causa per dibattere su temi così importanti. Un plauso al sindaco per l’audacia e il coraggio dimostrati nell’avanzare in tale direzione, impegnandosi subito in modo concreto per venire a capo di una situazione drammatica che si trascina da un tempo inammissibile. Avrei ascoltato con interesse proposte alternative che non mi pare siano arrivate dall’opposizione– prosegue-.  Un’aula che si è appigliata ad argomenti a mio avviso inconsistenti, quali l’assenza dell’assessore Falcone, il quale ha motivato abbondantemente e chiaramente le ragioni di tale mancanza, in una missiva indirizzata alla Presidenza del Consiglio comunale. Così come l’interpretazione relativa alla provenienza dei fondi che risultano palesemente iscritti in un atto legittimato dal voto del Parlamento regionale il quale lo ha approvato e inserito in una Finanziaria votata a maggioranza”.

“Personalmente faccio tesoro del documento resomi dal sindaco De Luca, la proposta di Legge del 6 aprile 60, presentata dagli allora parlamentari De Pasquale, Li Causi, Pezzino, Gatto e Failla, prendendomi l’impegno di ripresentarlo, data la forte attualità dei suoi contenuti. Chiederò ai colleghi Parlamentari di condividerlo senza indugi o posizioni preconcette perché ritengo essenziale fare quadro attorno ad un tema che non può e non deve, per motivi partitici, continuare a tenere in ostaggio la comunità messinese e il risanamento della nostra città”, conclude.

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Osvaldo
Osvaldo
31 Agosto 2018 14:00

Elvira Amata chi? La consigliera comunale che era seduta in consiglio per decenni?