MESSINA. Salvo Puccio si è dimesso oggi pomeriggio dalla carica di presidente dell’Amam, la partecipata del comune di Messina che si occupa di acquedotto ed approvvigionamento idrico. Da lunedi 1 febbraio Salvo Puccio diventerà dirigente tecnico della Città metropolitana (incarico che ricoprirà per tre anni).
In attesa di fare un bando per il nuovo presidente, la carica passerà ad uno dei due consiglieri d’amministrazione (Roberto Cicala e Loredana Bonasera) che faranno le funzioni di presidente. Puccio era anche direttore direttore facente funzione: la delega, provvisoriamente (in attesa degli esiti del bando scaduto qualche giorno fa) potrebbe andare a Natale Cucè, direttore tecnico e “più alto in grado” all’interno dell’azienda, o a Francesco Cardile, responsabile area clienti, che è stato già direttore generale facente funzione qualche anno fa durante l’interregno tra Luigi La Rosa e Claudio Cipollini.
La nomina, alla Città Metropolitana é stata determinata dalla necessità di integrare la presenza dei soli due dirigenti a tempo indeterminato, ed è avvenuta tramite avviso pubblico con selezione per titoli e colloquio.
Puccio aveva già ricevuto un incarico alla Città metropolitana, circa sei mesi fa, sempre da De Luca. A maggio 2020 é infatti stato nominato esperto in materia di programmazione dei fondi extra bilancio e di problematiche ambientali (a titolo oneroso) della Città metropolitana, per decreto del sindaco metropolitano.
Ad agosto 2018 era stato nominato esperto a titolo gratuito del sindaco di Messina Cateno De Luca per “supporto nelle politiche di pianificazione e di attuazione di interventi strutturali ed infrastrutturali”, quindi, qualche mese dopo, presidente della partecipata Amam, anche stavolta nominato dal sindaco Cateno De Luca.
Tra i suoi incarichi pregressi ne risulta anche uno (a titolo oneroso) da coordinatore dell’ufficio del Commissario contro il dissesto idrogeologico nella Regione Siciliana.
Ma sono dimissioni irrevocabili o dimissioni interlocutorie valide solo 20 giorni?