MESSINA. «Nonostante le informazioni e gli interventi sui vari provvedimenti adottati per contenere la ripresa virulenta della diffusione del contagio da Covid 19, non si riesce a sapere quale sia il numero reale delle persone che sono attualmente positive al virus in questione nella città di Messina estrapolandole dal dato che riguarda l’intera provincia, e quali siano i “contesti ambientali” in cui sia stato contratto il virus». A scriverlo, in una nota, sono gli aderenti al gruppo di iniziativa civica “RispettoMessina”.

«Solo da tale dato, peraltro non esaustivo, perché bisognerebbe tenere presente anche il numero dei soggetti asintomatici e paucisintomatici che non si sono sottoposti ai vari controlli sanitari – sostengono – si può avere il quadro reale dello stato epidemiologico a livello locale, facendo anche un raffronto con i dati della prima ondata del contagio ai tempi del lockdown totale. A tal proposito basterebbe ricordare che se il 23 aprile scorso le persone positive al Covid19 a Messina e provincia risultavano essere 413, oggi (come riportato da alcuni organi di informazione) il numero di positivi risultava essere di 2130, con una crescita notevole che si sta verificando da diverse settimane. Ma va evidenziato, anche, come sia totalmente diverso il tipo di “narrazione” che viene fatta da taluni rispetto ad una situazione che dovrebbe destare serie preoccupazioni. Si è passati così da una comunicazione ossessiva fatta di scenari da incubo, blocchi annunciati dei collegamenti e diktat da regime militare dei mesi scorsi, ad una sottovalutazione e minimizzazione di quanto sta accadendo oggi. Ed è proprio per la mancata comprensione della situazione attuale, che continuano a riscontrarsi comportamenti irresponsabil ed egoistici da parte di larghe fasce di popolazione locale, totalmente in contrasto con le normative e le disposizioni emanate, così come si continuano a registrare messaggi fuorvianti da parte di alcune specifiche categorie sociali»

«Conoscere con esattezza il numero delle persone contagiate a Messina – concludono – è un sacrosanto diritto dei cittadini, così come è un dovere imprescindibile delle varie Autorità istituzionali, a partire dal Sindaco, diffondere ed aggiornare i dati con esattezza e non in maniera parziale, oltre che, visto un certo clima da anarchia imperante, intensificare in maniera efficace i controlli e gli interventi da parte di tutte le forze preposte alla sicurezza pubblica»

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