MESSINA. «Vigilare con attenzione affinché sul tema dei rifiuti non calino i riflettori e si giunga al più presto ad un servizio davvero efficiente. Dopo il voto di venerdì scorso occorre monitorare che la gestione cambi davvero direzione». È l’obiettivo dichiarato in un comunicato dai consiglieri comunali del Pd Gaetano Gennaro e Claudio Cardile dopo la travagliata approvazione della delibera sull’affidamento del servizio rifiuti alla nuova società “Messina Servizi Bene Comune”. 

«Nonostante la soluzione dell’affidamento del servizio in house providing scelta dalla Giunta Accorinti per la futura gestione dei rifiuti lasci più di una perplessità – si legge nella nota – siamo convinti che non si potesse intraprendere una via diversa, considerato il quadro emergenziale legato alle sorti di Messinambiente e dei suoi lavoratori e all’ormai imminente scadenza dell’affidamento del servizio. Nel momento politico contingente, crediamo che il voto favorevole fosse l’unica strada concreta per evitare la completa paralisi del settore, con pericolosi risvolti sul piano igienico-sanitario, e che, senza l’approvazione della proposta di deliberazione, si sarebbe determinata una seria crisi occupazionale per centinaia di lavoratori e le loro famiglie. Non può essere sottaciuto, inoltre, che quasi la totalità del gruppo consiliare non più tardi di qualche mese fa, con un O.d.G. a firma Russo, Cardile, Iannello, aveva dato il chiaro mandato all’Amministrazione Accorinti di procedere nella direzione oggi intrapresa, ossia di costituire un nuovo soggetto per la gestione dei rifiuti attraverso la gestione in house providing». 

«Subito dopo il voto, abbiamo assistito a funambolici tentativi volti a giustificare posizioni politiche incomprensibili e assolutamente irresponsabili – prosegue il comunicato – Noi riteniamo che, in politica, i tempi ed i modi siano determinanti. Coloro che adesso escono dal cilindro fantomatiche proposte alternative a quella discussa e votata dal Consiglio sono evidentemente fuori tempo massimo. Allo stesso modo, non hanno nessuna valida giustificazione coloro che hanno ritenuto più opportuno criticare in modo preconcetto il contenuto della deliberazione, pur avendo l’opportunità di emendarla e/o migliorarla, nonché di suggerire all’Amministrazione strade alternative. In tutti questi mesi, buona parte degli esponenti politici che siedono in Consiglio comunale hanno ritenuto più opportuno condurre (trasversalmente) una sterile battaglia contro l’Amministrazione Accorinti, piuttosto che guardare al bene concreto della città e dei lavoratori di Messinambiente. Altri ancora, hanno deciso deliberatamente di disertare l’aula (impedendo di fatto lo svolgimento dei lavori per la mancanza del numero legale), sottraendosi al dibattito politico, come se tutta la vicenda non riguardasse né loro, né i partiti in cui militano», scrivono i consiglieri, che prospettano quindi gli scenari futuri, a partire dalle scelte politiche del Partito democratico.

«D’oggi in poi, sul tema, nessun alibi sarà concesso all’Amministrazione Accorinti, che non potrà più avanzare scuse di alcun tipo e che prontamente dovrà organizzare, insieme alla nuova Società affidataria, un servizio efficiente e decoroso per la città. Anche le forze sindacali nelle prossime settimane saranno chiamate a fare la propria parte, salvaguardando ogni singola posizione lavorativa e gestendo con massima attenzione il passaggio nella Messina Servizi di tutti i lavoratori attualmente in forza a Messinambiente e all’Ato 3.  Allo stesso modo la politica (e, in particolare, il Consiglio comunale) dovrà vigilare su tutti i processi amministrativi futuri, evitando che vi siano battute d’arresto o intoppi di qualsiasi tipo che possano azzerare il percorso fin qui intrapreso (dalla votazione del piano A.R.O. fino all’affidamento del servizio). Chi rappresenta il Partito Democratico in città, nelle istituzioni e negli organismi interni, ha il preciso dovere di mostrare senso di responsabilità nei confronti dei cittadini e dei lavoratori. Un partito di (centro-) sinistra, perno fondamentale del Pse a livello europeo, non può assumere posizioni politiche che, direttamente o indirettamente, vadano nella direzione opposta agli interessi dei lavoratori. Lavoratori che nei mesi appena trascorsi hanno sempre tenuto un comportamento ineccepibile sotto tutti i punti di vista, dando una lezione di stile alla politica parolaia e, ancor di più, a quella politica che ha saputo solo stare nascosta in silenzio. Il voto espresso ieri nei ballottaggi delle elezioni amministrative in tutta Italia – conclude la nota – evidenzia inequivocabilmente che, oltre al sistema della alleanze, i cittadini tengono in grande considerazione le scelte operate dagli attori politici sul territorio, premiando o bocciando senza appello le posizioni assunte dagli amministratori locali. Crediamo fermamente, pertanto, che il Partito Democratico debba avviare al più presto una seria riflessione sulle posizioni politiche da rappresentare nelle istituzioni e sul sistema di alleanze da costruire per la (ormai) prossima tornata elettorale della primavera 2018, perché solo ricostruendo un rinnovato rapporto con la cittadinanza sui temi che più le stanno a cuore si potrà sperare di ambire a diventare un’alternativa credibile all’attuale Amministrazione Accorinti, alla destra dilagante e al populismo di matrice grillina».

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