MESSINA. L’aspetto è quello da maschio alpha del mondo ornitologico: grosso, apertura alare di un metro e mezzo, impettito, superiore, rissoso, prepotente, alla guida del branco. E ormai abitudinario, nella ricerca del cibo. Una volta immortalati in picchiata sul mare, o sulle discariche, adesso i gabbiani sono arrivati in centro città. E precisamente sul viale Giostra.
E se i gabbiani (cinque o sei, uno stormo in piena regola), da pescatori che sono per natura, decidono che per procacciarsi cibo è più conveniente e meno stancante sostare in viale Giostra, svolazzando intorno ai cassonetti all’altezza del mercato di sant’Orsola, vuol dire che il problema dei rifiuti è diventato un’emergenza. E a maggior ragione se i cassonetti, pieni di cassette di pesce, sono direttamente a contatto con i venditori ambulanti di frutta e verdura.
Sul viale Giostra, dalla via Garibaldi in su, i sacchetti ormai traboccano dai cassonetti. Inspiegabilmente, perché non ci sarebbe nessun fattore esterno che avrebbe impedito agli autocompattatoti di svuotarli: la discarica è regolarmente aperta, di scioperi non ce ne sono stati, né ci sono state particolari disfunzioni in azienda. E quindi? Mistero: nelle zone limitrofe la raccolta è proceduta normalmente, in viale Giostra – ma anche a San Licandro e all’Annunziata – la spazzatura si accumula da tre giorni. Anche perché, del divieto di conferimento del sabato sembra non importare a nessuno.
Il risultato? Non bastavano i gatti ed i topi, ora arrivano anche i gabbiani, di quelli che si vedono volteggiare sulle discariche, attirati dall’odore nauseabondo che ammorba la zona. Il che, per una delle più trafficate arterie cittadine, ed uno dei mercati più frequentati, non è esattamente una buona notizia.