PALERMO. Sulla scia del trionfo nazionale, anche in Sicilia ha (stra)vinto il centrodestra, e da ieri sera Renato Schifani, ex presidente del Senato e candidato di Forza Italia, è ufficialmente il nuovo presidente della Regione. Tra gli obiettivi del nuovo governatore, che ha ottenuto il 39% delle preferenze, anche la realizzazione di due termovalorizzatori, il ritorno alle province e la costruzione del ponte sullo Stretto, uno degli argomenti di chi più si è discusso nel corso della campagna elettorale (e di quella prima, e di quella prima ancora).

«Sarò voce dei siciliani», ha annunciato lunedì sera, quando i risultati delle elezioni erano ormai certi. Nei suoi piani anche le possibilità offerte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza: «Qualcuno – ha spiegato – ha paventato infiltrazioni con un governo di centrodestra. Ma questo non accadrà perché istituirò una conferenza di servizi, un comitato ristrettissimo di ex magistrati ed ex componenti di forze dell’ordine che monitori l’attuazione del Pnrr»

«Reintrodurremo le province. La riforma Delrio è fallita, bisogna dirlo – ha continuato – Proveremo con un ddl a istituirle in maniera compiuta, poi deciderà l’Assemblea regionale siciliana»

«Nel mio programma – prosegue – avevo detto che la differenziata è apprezzabile ma non decolla. Le discariche sono stracolme, lo sappiamo, a partire da Bellolampo. È evidente che la soluzione non può che passare dalla realizzazione di due termovalorizzatori per dare ossigeno a due aree geografiche, Palermo e Catania».

La diretta di lunedì sera, dall’Hotel delle Palme di Palermo:

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