PALERMO. «Accogliamo con grande apprezzamento e soddisfazione il via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge sul Ponte dello Stretto, un’ opera strategica che da sempre la Sicilia e i siciliani ritengono fondamentale per eliminare il divario tra Nord e Sud e che permetterà alla nostra Isola di avere finalmente un collegamento diretto con l’Italia ed il resto dell’Europa. Naturalmente al Ponte – aggiunge il presidente Schifani – va associato il potenziamento complessivo delle reti viarie e autostradali ad esso connesse e la realizzazione di infrastrutture di supporto che sono necessarie». Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. «Desidero ringraziare il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e il ministro Matteo Salvini per avere portato avanti, con grande determinazione e ferma volontà, uno dei punti fondamentali del programma di governo nazionale ed anche regionale», conclude.

A prendere parola sul decreto legge anche il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia Matilde Siracusano. «Il Consiglio dei ministri su proposta del ministro per le Infrastrutture e i trasporti, Matteo Salvini ha approvato il cosiddetto “decreto Ponte”. Il governo guidato da Giorgia Meloni ha deciso, con un chiaro segnale politico, di accelerare la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina -ha commentato- È un giorno di festa per noi messinesi e per tutti coloro che da anni chiedono che questa infrastruttura – l’unica in grado di collegare stabilmente la Sicilia al resto dell’Italia e, parallelamente, di attrarre investimenti al Sud – sia posta al centro del dibattito nazionale e tra le opere strategiche per il Paese. E il primo sostenitore di questa grande opera è ed è sempre stato il presidente Silvio Berlusconi, che ringrazio per la convinzione e la passione con le quali ha sempre lavorato per un reale sviluppo del Mezzogiorno. Il provvedimento licenziato oggi dal Cdm disegna la governance della Società Ponte sullo Stretto, stabilisce che l’approvazione del progetto esecutivo dovrà avvenire entro il 31 luglio del 2024, e si pone l’obiettivo politico di posare la prima pietra entro la fine del prossimo anno. Per la realizzazione del Ponte si stimano 5 anni di lavori. Il centrodestra al governo scrive una bellissima pagina di storia. Trasformiamo in realtà questa grande occasione»

Anche il Comitato Ponte Subito ha commentato la decisione del Consiglio dei Ministri: «Oggi è una giornata storica per il Ponte sullo Stretto di Messina: con il decreto legge approvato dal governo Meloni, il grande sogno del collegamento stabile tra Calabria e Sicilia torna a materializzarsi in modo concreto. Grande soddisfazione per la rapidità con cui questo governo, trainato dalla tenacia del ministro Salvini, in meno di cinque mesi ha bruciato le tappe e recuperato oltre undici perduti per la balorda politica dei “no”»

«Il decreto legge di oggi – prosegue il comitato che si batte per la realizzazione dell’opera – determina il riavvio delle attività di programmazione e progettazione del Ponte in modo molto pratico: finalmente si torna a parlare della grande opera dello Stretto dal punto di vista tecnico e operativo. L’elemento principale è il cronoprogramma di realizzazione, che prevede la relazione di adeguamento del progetto definitivo e l’approvazione del progetto esecutivo entro il 31 luglio 2024, cioè tra poco più di un anno. La posa della prima pietra è quindi vicinissima: la cantierizzazione delle prime opere accessorie potrà infatti precedere abbondantemente l’approvazione del progetto esecutivo. Nel decreto si fa esplicito riferimento anche alla copertura finanziaria dell’investimento, alle tariffe del pedaggio e all’aggiornamento del piano di espropri. Particolare importanza ha l’istituzione di un comitato scientifico che guiderà le attività tecniche e progettuali: il decreto sancisce che opererà secondo principi di autonomia e indipendenza, e siamo certi che sarà la massima espressione delle straordinarie eccellenze ingegneristiche che esalteranno le qualità della scienza italiana per la realizzazione della grande opera che diventerà il più importante simbolo virtuoso dello sviluppo e della modernità del nostro Paese in tutto mondo. I progettisti avranno l’occasione per adeguare la qualità architettonica delle opere infrastrutturali di raccordo tra il Ponte e l’asse stradale e ferroviario calabrese e siciliano: una lunga serie di ponti, viadotti e gallerie che nel passaggio al progetto esecutivo potranno essere migliorati all’insegna delle più moderne tecnologie e soprattutto dello stile contemporaneo di integrazione delle grandi infrastrutture architettoniche nel contesto paesaggistico dei luoghi. Con enorme e rinnovato entusiasmo non solo Calabria e Sicilia ma l’Italia intera può tornare a guardare al futuro con prospettive di fiducia per crescita e sviluppo infrastrutturale, economico, culturale e sociale”.

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