MESSINA. Dopo le polemiche, con annessi annunci di querele e risarcimento danni, tra Webuild e i giornalisti della trasmissione Rai Report, per il servizio sul ponte sullo Stretto andato in onda domenica scorsa, nella querelle entra a piedi uniti anche Ingv (l’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia), che Webuild aveva tirato in ballo, che a sua volta annuncia “riserva di intraprendere ogni azione legale a sua tutela”. La querelle riguarda uno studio sismico sull’area dello Stretto, che lngv sostiene sia stato portato avanti da due ricercatori dell’ente a titolo personale (posizione sostenuta dal presidente di Ingv Carlo Doglioni in un’intervista nel corso della puntata di Report), e che invece Webuild attribuisce allo stesso istituto, ma come documento ufficiale.

Il comunicato dell’Ingv ribadisce con forza quanto sostenuto nell’intervista di report: “Si chiarisce che l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) si dichiara totalmente estraneo a qualsivoglia relazione tecnico-scientifica che esprime solo il pensiero scientifico degli autori, così come disposto dall’Accordo di Collaborazione Scientifica stipulato tra INGV e Sapienza Università di Roma e dal relativo Allegato Tecnico – recita una nota –  L’“Accordo di Collaborazione Scientifica ai sensi dell’art. 15 della L. 241/1990 e ss.mm.ii.” tra INGV e Sapienza Università di Roma (per il tramite del suo Dipartimento di Scienze della Terra) è stato stipulato in data 26 settembre 2024 e, come si evince dalla lettura del testo, consta di un Allegato Tecnico la cui pubblicazione è stata omessa dal Comunicato Stampa pubblicato sul sito web di Webuild Group S.p.A. Tale Allegato Tecnico, parte integrante dell’Accordo stesso, specifica chiaramente che: “Il personale di ricerca dell’INGV è esclusivo titolare dei risultati consegnati ed è il solo responsabile delle loro conseguenti applicazioni, sollevando l’INGV da ogni responsabilità sul loro utilizzo”. Pertanto, le relazioni tecnico-scientifiche prodotte nell’ambito dell’Accordo sono di esclusiva responsabilità degli autori, ancorché dipendenti dell’INGV, con esclusione di qualsivoglia responsabilità dell’Istituto sul loro contenuto e utilizzo e di ogni coinvolgimento tecnico-scientifico dell’INGV. In ultimo si evidenzia che, in data odierna, l’Istituto ha dato mandato al proprio Ufficio Legale di condividere con Webuild Group S.p.A. l’Accordo di Collaborazione Scientifica nella sua versione integrale affinché la Società possa prenderne atto, e si riserva di intraprendere ogni azione legale a sua tutela“, conclude il comunicato dell’Ingv. Tutto finito? Nemmeno per idea.

Perchè in serata è arrivata la replica da parte di Webuild: “Fatture e pagamenti diretti all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (nel seguito indicato come INGV), e non a singoli ricercatori dell’Istituto: sono questi alcuni degli elementi chiave che confermano il coinvolgimento diretto dell’Istituto nelle attività svolte per la Sapienza Università di Roma, per il tramite del Dipartimento di Scienze della Terra (nel seguito indicato come DST) in merito alla consulenza tecnico-scientifica per le richieste di integrazioni documentali e istruttorie formulate dalla Commissione Tecnica di Verifica per il progetto relativo al Ponte sullo Stretto di Messina – si legge in una nota della multinazionale delle costruzioni – A seguito di notifica ricevuta via PEC da Webuild da parte dell’INGV, in cui si riafferma che l’Istituto non avrebbe fornito alcun parere sulla pericolosità sismica in relazione al Ponte di Messina, Eurolink insieme al Gruppo Webuild non possono che ribadire di nuovo in totale trasparenza l’evidenza del coinvolgimento dello stesso INGV. Come indicato nell’accordo firmato dal DST dell’Università la Sapienza di Roma e dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) nella persona del suo Presidente Carlo Doglioni, l’Istituto INGV viene ingaggiato e pagato direttamente dal DST. Nell’allegato tecnico all’Accordo è esplicitamente indicato che per l’INGV opereranno n. 2 unità di personale di ruolo (un Dirigente di Ricerca e un Primo Ricercatore), con ampia e consolidata esperienza nel campo della geologia e della sismo tettonica dell’area dello Stretto di Messina, per svolgere i compiti previsti da contratto. All’art. 6 dell’Accordo il DST s’impegna a riconoscere all’INGV un contributo, forfettario e omnicomprensivo per l’impiego delle figure professionali, delle missioni del personale impiegato e dei dispositivi hardware e software necessari alla realizzazione delle attività oggetto del presente accordo. Il DST provvederà al pagamento in favore dell’INGV a seguito della consegna dei prodotti.  Laddove il titolare dell’accordo non fosse l’INGV ma singolo personale di ricerca, sarebbero evidentemente false fatture e contabilizzazioni di INGV per prestazioni non rese dallo stesso, e altrettanto anomalo il pagamento effettuato allo stesso Istituto e non ai singoli individui, che avrebbero dovuto operare nell’ambito dell’Accordo a titolo personale. Spiace che enti pubblici di ricerca normalmente autorevoli e scientificamente validi possano essere cosí maldestramente rappresentati”.

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Alessandro Orlando
Alessandro Orlando
24 Gennaio 2025 8:30

Non si capisce se le fatture sono state esibite o solo citate. Non è propriamente la stessa cosa.

Gaetano
Gaetano
24 Gennaio 2025 18:13

E chiaro che non sanno più a cosa attaccarsi per cercare di evitare un’opera che porterà benessere a Sicilia Calabria e tutto il sud, bisogna dare inizio ai lavori al più presto! Visto che i messinesi sono ” buddaci” e cioè pesci dalla bocca grande e il.corpo piccolo come disse l’ingegnere catanese che costruì piazza del popolo dopo anni che gli ingegneri messinesi titubavano !