MESSINA.  «Ieri il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha nominato il Comitato tecnico scientifico sul Ponte dello Stretto, opera che secondo lo stesso Ministro sarà “la più green del mondo” e farà risparmiare circa 140.000 tonnellate di CO2. Ma sapete chi, Salvini, ha nominato come coordinatore del Comitato che indirizzerà la realizzazione dell’opera? Alberto Prestininzi, un geologo ex professore universitario noto per le sue tesi che negano l’esistenza del cambiamento climatico e del coinvolgimento dell’attività dell’uomo sull’aumento delle temperature» a prendere parola sulle ultime dichiarazioni del ministro Salvini la senatrice del Movimento 5 Stelle Barbara Florida.

«Certo non proprio un gran biglietto da visita -continua- anche per presentarsi in Europa a chiedere il finanziamento dell’opera che, ad oggi, oltre a quelli per le poltrone di amministratori e consulenti, non ha visto stanziato nemmeno un euro. Una cosa è certa: non si può affidare la consulenza dell’opera che più di ogni altra rischia di avere un significativo impatto ambientale a uno che nega persino l’esistenza di un’emergenza climatica…”

A commentare gli ultimi avvenimenti anche il comitato Invece del Ponte che in una nota parla delle scelte del ministro: «Il Ministero delle infrastrutture, nominando il comitato tecnico scientifico, ha richiamato i requisiti di indipendenza dei designati. Il Ministro Salvini, infatti, si è ben guardato dal nominare qualcuno dei sedici componenti il Gruppo di lavoro, nominato dal suo stesso Ministero con determina 2620 del 27 agosto 2020, che nell’aprile 2021 consegnava un documento di 158 pagine che, in estrema sintesi, concludeva che questo ponte ad unica campata e’, quantomeno, troppo problematico, meglio sarebbe stato pensare ad altro. Il Ministro ha invece rivolto lo sguardo verso il passato, privilegiando perlopiù chi aveva già in qualche modo incrociato le vicende di questo progetto.»

«Alcuni – continuano- collaborando con la progettazione, altri come consulenti della Stretto di Messina, qualcun altro ancora come membro della Commissione per l’aggiudicazione della progettazione. A tutto questo poi il Ministero ha pensato di aggiungere un carico da novanta, affidando il ruolo di coordinatore del comitato scientifico ad un negazionista climatico. Ma la ciliegina sulla torta, o il veleno sulla coda, sono l’ex docente in pensione di urbanistica, il prof. Karrer, addirittura Presidente del comitato scientifico della FEDERBETON, federazione delle associazioni della filiera del cemento, calcestruzzo e manufatti per le costruzioni, che probabilmente qualche interesse, forse più di uno, alla realizzazione di questo ponte ed alla vendita di cemento lo avranno e la prof. Sara Muggiasca, direttrice della “galleria del vento” del Politecnico di Milano, che aveva a suo tempo fatto le prove per il progetto che dovrebbe adesso giudicare. Tutto questo, comunque, nel rispetto dell’indipendenza»

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