MESSINA. La pubblicazione del progetto per gli snodi ferroviari di Contesse da parte di Rfi (attualmente alla fase progettuale preliminare) apre un nuovo capitolo per quanto riguarda espropri e demolizioni. E secondo la società che gestisce le reti ferroviarie italiane, undici nuovi edifici, non previsti nel piano demolizioni della Stretto di Messina Spa, saranno buttati giù.

Perchè non erano previsti? Perchè quello di Rfi, nonostante siano lavori funzionali al ponte sullo Stretto, sono frutto di un appalto diverso. E quindi, si legge nella relazione, “per effetto degli interventi in progetto, lungo la linea è stato necessario prevedere la demolizione di n°17 fabbricati interferenti con le nuove infrastrutture ferroviarie”.

cerchiate in rosso, le nuove demolizioni nel progetto di Rfi, precedentemente non previste

Quelli coinvolti sono 11 fabbricati ad uso residenziale alla fine di via del Carmine, all’incrocio con la perpendicolare vico Ecateo di Mileto, per l’interferenza con il tracciato denominato Asse A (“interconnessione lato Messina” nel progetto, in pratica i nuovi binari che vanno verso la stazione centrale) ed identificati in planimetria come 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 10, 11 e 12, e  tre capannoni industriali ubicati sulla via del Carmine per l’interferenza con il tracciato denominato Asse A ed identificati in planimetria come 13, 14, e 15. Ulteriori demolizioni coinvolgeranno un muro di recinzione con l’Area Militare per l’interferenza con la deviata provvisoria ed identificato in planimetria come 17, un respingente di RFI in area ferroviaria per l’interferenza con il tracciato denominato Asse A ed identificato in planimetria come 9, e un tombino ubicato sul torrente Minissale per il suo rifacimento ed identificato in planimetria come 16.

tavola del piano di espropri della Stretto di Messina Spa. la freccia rossa in basso a destra indica l’area da demolire, che non era compresa nell’originario piano di esproprio

Si tratta di aree che non erano previste nel piano di espropri della Stretto di Messina Spa (perchè esterne rispetto all’area di cantiere prevista), e quindi nuove, per le quali si dovrà procedere a demolizione. Questo nonostante Rfi scriva, nella relazione, “È importante specificare che gli interventi in progetto ricadono per la quasi totalità all’interno delle aree di cantiere del progetto Ponte sullo Stretto, a cura della società SdM. Pertanto, il progetto delle opere oggetto del presente incarico assume uno stato inerziale corrispondente alla configurazione di cantiere relativa agli interventi previsti da Stretto di Messina Spa”.

Di seguito le foto degli edifici da abbattere tratte dal progetto di Rfi.

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