MESSINA. Un esposto querela contro il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli. Ad annunciarlo è il senatore messinese della Lega Nino Germanà, che stamattina, nel corso di una conferenza stampa (qui l’intervista video), è intervenuto sulla questione Ponte, con l’obiettivo di far chiarezza su alcuni punti, fra i quali anche l’emendamento che prevede l’innalzamento delle pene “da un terzo a due terzi” per chi in modo “minaccioso o violento” protesta contro le opere infrastrutturali strategiche.

«Il Ponte è sempre stato il mio cavallo di battaglia da quando mi sono insediato al Senato della Repubblica. Non è mai stato una promessa elettorale. I lavori inizieranno entro il 2004, poco cambia se a settembre o a dicembre. La legislatura finisce fra tre anni. Alla fine avremo già tre anni di cantiere alle spalle», ha esordito Germanà, che ci tiene a mettere i puntini sulle “i” su alcune questioni: «Mi sono accorto che c’è una scarsissima comunicazione. Io sono in trincea sui social per rispondere ai cittadini, anche sulle legittime preoccupazioni in merito alla durata e all’impatto dei cantieri. Se ancora non c’è il Ponte è solo per una questione ideologica».

«Esiste un progetto definitivo approvato il 15 febbraio 2024 dal Comitato tecnico scientifico secondo la normativa vigente. Il Ponte è legge di Stato con decreto del 31 marzo 2023, numero 35, approvato dalla Camera il 16 maggio 2023 e dal Senato il 24 maggio 2023. Sono cose che voi giornalisti sapete, ma molti cittadini ancora no», prosegue, soffermandosi quindi sulle osservazioni (“non criticità”) da parte del Comitato scientifico (68) e del Ministero dell’Ambiente (269): «Potrebbero sembrare tante, ma per l’opera ingegneristica più importante del secolo magari sono pure poche. Un’opera qualsiasi mediamente ne ha 50-60».

Il senatore si rivolge poi ad Angelo Bonelli, chiamando in causa anche Aboubakar Soumahoro, raffigurato in una foto che capeggia sulla scrivania insieme al deputato dei Verdi: «Ci sono alcuni soggetti che stanno sostenendo che il progetto non tiene conto delle faglie, dei terremoti e dell’intensità del vento. La Stretto di Messina avrebbe quindi emesso un provvedimento falso: è qualcosa che grida vendetta». Infine un passaggio sull’emendamento presentato dal deputato Igor Iezzi, attualmente in discussione in commissione Affari Costituzionali: «Se la violenza o la minaccia è commessa al fine di impedire la realizzazione di un’opera pubblica o di un’infrastruttura strategica, la pena è aumentata da un terzo a due terzi. Io penso sia un emendamento di buon senso. Si sta creando quel clima che abbiamo visto in passato come è stato per la Tav. Le manifestazioni di protesta sono sempre legittime, ma non devono essere violente».

Ad approfondire la questione è il legale Salvatore Silvestro, che parla di chi alimenta “odio sociale nel contesto territoriale messinese” e “delle mistificazioni della realtà su aspetti tecnici che possano essere riconducibili in fattispecie di reato penalmente rilevanti“, citando nello specifico la questione sismica e dei tiranti. L’avvocato si sofferma quindi sulle dichiarazioni (e gli esposti) di Bonelli: «Sta accusando di falso coloro che hanno realizzato il progetto».

E per quanto riguarda l’emendamento? L’avvocato cita il processo ai No Tav (“si è concluso con 38 condanne”) e spiega: «Si fa riferimento alla fase esecutiva. Non si sta cercando di mettere la mano sulla bocca a chi ha il diritto di protestare in maniera pacifica. Si innalzano le pene per coloro che realizzano quelle condotte impedendo l’esecuzione dei lavori».

 

Qui il video integrale del suo intervento:

 

 

 

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massimo
massimo
28 Maggio 2024 9:42

Caro Nino,
come sai le opinioni espresse dai parlamentari nell’esercizio del loro mandato, sono coperte da immunità. Ma se prevalesse l’idea di denunciare i politici per le balle che raccontano o per gli epiteti con cui si rivolgono agli avversari, sicuramente quello che collezionerebbe più condanne sarebbe proprio l’ancor per poco segretario leghista Salvini, un vero recordman delle cazzate!

Alessandro
Alessandro
28 Maggio 2024 19:21

Vorrei commentare, ma temo l’istinto punitivo delle loro signorie