MESSINA. “Quest’opera metterà in ginocchio una viabilità già precaria”. La tocca pianissimo Francesco Pagano (Forza Italia), presidente del VI quartiere, invitato a relazionare in commissione consiliare per il ponte sullo Stretto, “per cercare di affrontare al meglio i disagi che arriveranno”. Pagano, come pressochè tutti i consiglieri che si sono recati in commissione, è favorevole al ponte, ma non è indifferente al prezzo in termini di vivibilità che la costruzione dell’opera comporterà per il territorio della sesta circoscrizione. E in commissione, lo spettro che aleggia è quello di lunghi cantieri, dolorosi espropri e una lunga serie di disagi, tutti elencati davanti al presidente della commissione Pippo Trischitta.

E infatti, tutti gli interventi sono più o meno dello stesso tenore: secondo Giovanni Russo (Fratelli d’Italia), “la maggior parte delle opere connesse al ponte ricadranno nel territorio del nostro quartiere, così come i disagi”, spiega il consigliere, aprendo così un mantra che, con sfumature diverse, vede concordi tutti i consiglieri di quartiere intervenuti.

Cosimo Oteri, consigliere comunale di Forza Italia, lancia la proposta di un “atto di indirizzo alla Stretto di Messina Spa perchè tenga presente del ruolo della circoscrizione in qualità di interlocutore con la comunità”. “La vedo molto complicata, parlare con la Stretto di Messint”, ribatte Massimo Costanzo (Sicilia Vera): “Se la sentirebbe la società di siglare un patto secondo il quale, se malauguratamente il ponte non si dovesse realizzare, le opere compensative sarebbero comunque portate avanti? Però è il Comune che deve farsi portavoce, non può essere la municipalità”, auspica. Posizione, quella di vederla dura, che vede concorde anche il consigliere comunale Libero Gioveni (Fratelli d’Italia), “visto che non sappiamo nemmeno se le nostre istanze saranno prese in considerazione”.

Giovanni Donato di Ora Sicilia è (come pressochè tutti) favorevole ma spaventato dalle conseguenze di cantieri ed espropri. Proprio sugli espropri Giuseppe Schepis (consigliere comunale di Sud chiama Nord) fa il punto della situazione. Da Dario Carbone (Fratelli d’Italia, consigliere comunale) arriva la proposta di “decentrare” lo sportello espropri, che opererà al Palacultura, nelle sedi delle circoscrizioni interessate dagli espropri (cinque su sei).

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