MESSINA. Il consigliere comunale del Pd Alessandro Russo ha inoltrato richiesta formale al sindaco Federico Basile affinchè impugni davanti al Tar il parere della commissione per la valutazione d’impatto ambientale sul progetto definitivo del ponte Stretto di Messina, votata favorevolmente , nonostante un parere negativo (espresso dalla stessa commissione) sull’area monti Peloritani, dorsale Curcuraci, Dinnammare e Area Marina dello Stretto a danno delle quali, secondo il parere, “non è possibile escludere che il progetto determinerà incidenze significative” (qui l’approfondimento di LetteraEmme). Di seguito la richiesta di Russo.
“La valutazione finale della Commissione competente è formalmente favorevole alla prosecuzione della progettazione, sebbene tale esito sia comunque connesso alla osservazione e al rispetto, da parte del Progettista, di ben sessantadue osservazioni da ottemperare prima del passaggio alla fase esecutiva della progettazione. Orbene, la lettura di tali sessantadue osservazioni fa emergere in maniera evidente come sebbene il parere finale sia favorevole, sostanzialmente al fine di ritenerlo tale si debba precedentemente attivare una lunga e importante serie di ulteriori studi e approfondimenti che investono aspetti centrali del progetto: da approfondimenti geologici e sismici, ad approfondimenti relativi agli impatti ambientali sull’ecosistema protetto comunitariamente della Laguna di Capo Peloro e dei Monti Peloritani; da approfondimenti sugli impatti sul mare e le relative flora e fauna, ad approfondimenti circa gli effettivi flussi di traffico attesi. Ancora più sensibilmente, da tali osservazioni emerge come per molti degli impatti ambientali potenziali la Commissione non possa esprimersi in termini di esclusione che possano avvenire e quindi rinvia allo studio e alla individuazioni di misure di protezione ambientale che non sono neanche accennate perché richiederebbero un approfondimento puntuale. Emerge come per diverse di queste osservazioni, la Commissione VIA – VAS del MASE richieda espressamente che gli ulteriori studi e approfondimenti siano effettuati per un lasso di tempo “non inferiore ad un anno” di osservazione sul campo. O come, ancora più preoccupante, come le richieste che erano state fatte siano da ritenersi “ottemperate” solo allo stadio attuale della procedura ma debbano essere confermate in fase di successiva progettazione esecutiva. La mole di osservazioni effettuate e soprattutto la tipologia di molte di queste osservazioni di fatto comporta come il provvedimento finale della Commissione, ossia il parere favorevole, sia da considerarsi contraddittorio poiché è del tutto evidente come il parere finale sia da potersi esitare soltanto dopo che le ulteriori e approfondite analisi richieste al Progettista verranno effettuate e non in una successiva fase, relativa alla progettazione esecutiva. Tutti passaggi, questi, che rendono tale parere assolutamente incoerente e contraddittorio dal punto di vista del procedimento amministrativo. La presenza di 62 “prescrizioni” e soprattutto la natura delle stesse rende il parere della Commissione del MASE illogico, contraddittorio, illegittimo, non valido e non efficace, in considerazione di elementari leggi scientifiche e tecniche del metodo sperimentale, che impongono le ricordate verifiche prima che si possa scientificamente affermare che un evento si possa realizzare in natura, conseguentemente prima che il “progetto definitivo” possa essere approvato, non certo nel progetto esecutivo. Conseguentemente, lo stesso parere e tutti i provvedimenti successivi conseguenziali risulterebbero palesemente in violazione degli obblighi di precauzione e prevenzione, che costituiscono in materia ambientale principi fondanti dell’Unione Europea e che soprattutto impongono alla pubblica amministrazione la disapplicazione di norme in contrasto e la non adozione di provvedimenti in contrasto con le richiamate norme di diritto comunitario. Sulla base delle sopra richiamate ragioni, Signor Sindaco, e al fine di operare a tutela della comunità messinese, della sua sicurezza e della sua tutela, con la presente chiedo alla S.S. di poter tempestivamente attivare urgente procedura di impugnativa al competente TAR nei confronti del parere della Commissione VIA – VAS del MASE pubblicato il 19.11.2024, sulla base della sua illegittimità derivante da contradditorietà e illogicità delle prescrizioni rispetto alla tempistica di espressione del parere stesso, che, si ricorda, dovrebbe essere precedente al progetto definitivo e non a quello esecutivo, come invece emerge dai contenuti delle osservazioni pubblicate nel provvedimento citato.