MESSINA. Dopo la mozione presentata da tre consiglieri (Alessandro Rizzo, Nello Pergolizzi e Paolo Mangano) sulle tariffe della piscina Cappuccini, aumentate del 600% per le società sportive che praticano attività natatoria (da 3 a 18 euro a corsia per un’ora di allenamenti ) e di circa il 730% per chi pratica l’attività di pallanuoto (da 15 a 108 euro), arriva la risposta dell’ex assessore allo Sport Sebastiano Pino, che spiega come si è arrivati agli aumenti.

“Con la delibera di Giunta in questione, la n. 222 del 24 aprile 2018, vengono rimodulate le tariffe per la piscina Cappuccini, che risalivano al lontano 2002, per equipararle alle tariffe in vigore da Gennaio 2016 nella piscina Campagna. Le tariffe applicate ai fruitori della piscina Campagna, gestita dalla Federazione Italiana Nuoto, sono state concordate nel 2016 con la stessa Federazione sulla base delle tariffe medie applicate nelle altre piscine comunali della Sicilia. Con la Federazione Nuoto era stato inoltre concordato che le Società sportive avrebbero fruito di uno sconto sulle nuove tariffe, per la loro attività sportiva. Le stesse agevolazioni erano state previste per la piscina Cappuccini”, spiega l’ex assessore.
“La delibera di rimodulazione ed adeguamento delle tariffe segue e completa la delibera di Giunta n. 89 del 20 febbraio 2018 che approva la transazione con la Waterpolo che si inquadra nella politica di riduzione dei costi a carico del Comune nella gestione degli impianti sportivi comunali. E’ bene ricordare – continua l’esponente della giunta di Renato Accorinti –  che la vecchia convenzione per la gestione della piscina Cappuccini, del 2011, poneva a carico del Comune il 95% dei costi delle utenze (gas, luce ed acqua). Con la transazione viene aumentata la quota a carico del gestore portandolo subito al 10% e nei successivi 2 anni al 36% stessa percentuale prevista per la piscina Campagna e per i due stadi comunali. Inoltre vengono posti a carico della Società Waterpolo tutti i costi per la messa a norma dell’impianto sportivo quantificati in circa 480.000 €.”
“Le due Delibere citate, assieme ad altre misure seguono una logica di riduzione dei costi per il Comune e di eliminazione di alcune situazioni veramente scandalose che ponevano a carico del Comune quasi tutti i costi di gestione. Significativo il fatto che con la stessa Delibera vengono aumentati in modo consistente i canoni per i Concerti allo Stadio Franco Scoglio, un altro importante passo in favore delle casse comunali”, conclude Sebastiano Pino.
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