MESSINA. La manovra “lacrime e sangue” preannunciata dal sindaco Cateno De Luca in parte è già in atto: negli impianti sportivi, per esempio. Alla piscina “Cappuccini”, le tariffe applicate alle società sportive che praticano attività natatoria sono incrementate del 600% (da 3 a 18 euro a corsia per un’ora di allenamenti ) e di circa il 730% per chi pratica l’attività di pallanuoto (da 15 a 108 euro), a fronte di un incremento compreso tra il 5% ed il 10% per i singoli utenti.

Lo spiegano tre consiglieri comunali, Alessandro Russo e Nello Pergolizzi di LiberaMe, e Paolo Mangano del Movimento 5 stelle, in una mozione rivolte all’amministrazione perchè riporti a livelli umani le tariffe. Le tariffe sono state stabilite in una delibera, la 222 del 24 aprile, approvata dall’allora giunta guidata da Renato Accorinti, in cui si sosteneva la necessità di rimodulare, al rialzo, le tariffe delle due piscine comunali, la Cappuccini e la Campagna, dello stadio Franco Scoglio per manifestazioni musicali, e dell’appena rimodernato stadio Marullo di Bisconte.

Questo perchè a febbraio, una transazione regolava, dopo sei anni di “vacatio”, i rapporti dare/avere tra il comune di Messina e la società Waterpolo Messina, concessionaria della gestione della Cappuccini, per la compensazione del monte crediti e debiti che reciprocamente l’Ente e l’A.S.D. Waterpolo Messina da tempo adducevano relativamente alle spese di gestione, manutenzione e conduzione degli spazi del complesso.

“l’esiguità degli impianti obbliga tutti gli utenti, sia in forma singola sia in forma associativa sportiva, a dover utilizzare le sole strutture presenti sul territorio cittadino e che pertanto il livello delle tariffe per il loro utilizzo incide direttamente non soltanto sulle capacità di spesa e di gestione di numerose associazioni sportive interessate alla pratica dell’attività natatoria – con molto probabili conseguenze in termini di chiusura o fallimento di numerose di esse, impossibilitate a far fronte al repentino e vertiginoso aumento delle tariffe operato – ma anche sulla possibilità di numerosi cittadini, soprattutto i più giovani, di poter avviarsi ed esercitarsi nella pratica e nell’attività sportiva in vasca”, scrivono i tre consiglieri.

E quindi, “pur condividendo la necessità dell’adeguamento tariffario da applicare, giusta delibera 222/2018, agli impianti sportivi comunali, benché non in forma tale da rischiare di far tracollare le associazioni sportive che ne costituiscono i principali fruitori e le principali fonti di incasso”, Russo, Pergolizzi e Mangano nella mozione invitano l’amministrazione ad applicare “degli aumenti percentuali ampiamente ridotti e sufficienti a garantire non soltanto l’utilizzo degli impianti da parte dei cittadini ma la stessa sopravvivenza delle associazioni sportive che, meritoriamente, avviano alla pratica dello sport e seguono nella crescita centinaia di bambini e ragazzi messinesi”.

 

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