MESSINA. Il primo round della guerra tra comune di Messina e la società sportiva Waterpolo, che gestiva la piscina Cappuccini, si è concluso con una prima mezza sconfitta per Palazzo Zanca. Con provvedimento del 12 settembre 2019, il TAR Catania ha integralmente accolto la richiesta, da parte della società sportiva, di sospensione di una serie di provvedimenti adottati dal comune di Messina e culminati nella richiesta di immediata restituzione della piscina Cappuccini. Che così torna, almeno fino al giudizio di merito, sotto la gestione da parte della Waterpolo

All’udienza assente e non costituito il Comune di Messina è risultato assente e non costituito, e si è costituito solo dopo che il TAR aveva già assunto la predetta decisione.

“La nostra richiesta è stata ritenuta fondata e l’Autorità giudiziaria ha disposto la sospensione di tutti i provvedimenti adottati in nostro danno. Il provvedimento ci restituisce la serenità per proseguire legittimamente la nostra attività e rasserenare gli utenti della piscina che erano stati bombardati mediaticamente con informazioni evidentemente destituite di fondamento”, commentano dalla Waterpolo. La decisione definitiva avverrà con il giudizio nel merito.

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