MESSINA. È disponibile in libreria dallo scorso 31 dicembre “Piraterie 2- La vendetta” il nuovo libro del professore associato di sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Messina, saggista e giornalista Francesco Pira.

Il libro, uscito a quattro anni di distanza dal primo volume “Piraterie”, riprende idealmente il percorso lasciato nel 2018 andando ad analizzare la società dell’online attraverso le sette diverse sezioni che suddividono il libro.

«Sfogliando le pagine- ha commentato Pira- potrete poi rendervi conto di come questo testo parli di noi.  Da diversi anni subiamo la fragilizzazione del sistema informativo. Questo ha prodotto il risultato che i media si stanno, di fatto, trasformando in mero specchio della società anche nei suoi aspetti più deteriori. Una deriva che l’avvento dei Social ha acuito e che la crisi generata dalla pandemia da  Covid-19  ha ulteriormente complicato. Si è così è generata un’ulteriore pandemia, quella della disinformazione, capace di acuire le dinamiche della polarizzazione, che per loro natura si oppongono ai processi di partecipazione democratica.»

Il libro quindi, si concentra anche sulla riduzione degli strumenti a degli spazi che consentono una reale e continuativa partecipazione dei cittadini, a dispetto del numero sempre maggiore di informazioni alle quali si ha accesso.

«I Social Network – continua l’autore- sono diventati il mezzo più usato. Con nuovi codici e nuovi linguaggi, è vero. Ma ormai le relazioni in presenza sono davvero relative. E se la prima speranza era quella che saremo stati migliori dopo Covid 19, al momento il dato certo è che le difficoltà  sono tantissime. Di certo bisogna sfuggire alla semplificazione alle distorsioni del determinismo tecnologico: questa è la grande sfida per andare oltre l’era della post-verità e i modelli di costruzione identitaria che essa sta imponendo.»

«Le istantanee di vita vissuta che Francesco Pira propone nei suoi pezzi sembrano scene di un film in cui ciascuno di noi si rivede di certo soprattutto per quanto riguarda il  rapporto disfunzionale con le nuove tecnologie ed i Social – ha commentato Antonello Piraneo, direttore di “La Sicilia”, quotidiano che ospita tutte le domeniche un pezzo sulle “piraterie”- È una satira talora velata, talora sagace e pungente, ma mai dissacrante, in quanto ha un fine didascalico»

“Oggi più che mai – ha commentato nella post fazione la docente e giornalista Cristina Graziano- bisogna  promuovere il valore della persona, di cui ci impegniamo a prenderci cura per concorrere alla costruzione condivisa di paradigmi aperti alla novità e dare vita a cose nuove, ad un linguaggio di verità, oltre gli stereotipi… Ed il Prof. Pira, da sociologo e giornalista, questo lo fa quotidianamente anche con le sue  PIRAterie, che fanno leva sul potere terapeutico della parola, con la convinzione che a fare la differenza debba essere questa rinnovata consapevolezza agita e parlata nella quotidianità di ciascuno, perché da adulti di riferimento abbiamo l’obbligo morale e la responsabilità sociale di non sostituirci ai giovani, ma di dare loro gli strumenti per affrontare da protagonisti il divenire, divenendone volutamente e caparbiamente artefici”.

L’autore ha voluto dedicare il libro a quello che definisce un suo cugino-fratello Ugo Grillo scomparso a soli 50 anni, stroncato da un terribile male.

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments