MESSINA. Si continua a discutere più che mai di Ponte sullo Stretto. Dopo la manifestazione della “Rete No Ponte” di sabato scorso (il fonte del Sì aveva manifestato il 31 luglio), prosegue la battaglia politica di chi spinge per l’inserimento della grande opera infrastrutturale nel Recovery Fund. Mentre Forza Italia ha fatto inserire una clausola di garanzia nella relazione discussa in Commissione Trasporti, ad intervenire è anche il deputato regionale Pino Galluzzo, presidente dell’intergruppo Ars Continuità Territoriale, Ponte e Infrastrutture.

«Il no della Commissione Trasporti al Ponte sullo Stretto – sostiene – è non soltanto una scelta scellerata ma anche l’ennesima prova, se mai ne avessimo avuto bisogno, che il governo giallorosso continua a guardare solo al Nord. Escludere il Ponte sullo Stretto tra i progetti da finanziare con il Recovery Fund è una scelta ideologica che pone la Sicilia fuori dalla modernità e dal progresso. Pd e M5S dopo mesi di teatrino hanno gettato la maschera, ma a pagare le conseguenze di questa scelta saranno i siciliani, che resteranno fuori dai circuiti di sviluppo che le risorse Europee innescheranno in tutto il Paese».

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