A una settimana dall’annuncio che vedeva il loro vaccino avere un’efficacia del 90%, terminata la terza (e ultima) fase di sperimentazione Pfizer e BioNTech hanno annunciato che il vaccino sperimentale in realtà offre un’efficacia pari al 95%, che diventa 94% negli anziani più vulnerabili.

Le aziende hanno dichiarato di essere pronte a presentare alla Food and Drug Administration (Fda) due mesi di dati sulla sicurezza oltre a documenti di produzione dettagliati che dimostrano che le aziende possono produrre costantemente lotti di alta qualità del vaccino. Se la Fda autorizzerà il vaccino a due dosi (dopo aver chiesto a un gruppo esterno di esperti di valutare la domanda di autorizzazione) Pfizer ha spiegato che potrebbe avere fino a 50 milioni di dosi disponibili entro la fine dell’anno, e fino a 1,3 miliardi entro la fine del prossimo anno. Circa metà della fornitura andrà agli americani, che riceveranno il vaccino gratuitamente in base ad accordi con il governo federale.

La “fase 3” dei test clinici per il vaccino delle case americana e tedesca, era partito lo scorso luglio con l’avvio delle sperimentazioni su circa 44mila volontari. Oggi le aziende hanno comunicato di aver rilevato 170 casi tra i volontari, di questi 162 si sono verificati nella parte di pazienti che hanno ricevuto il placebo e 8 nei volontari ai quali sono state somministrate le due dosi di vaccino.

Tra i 170 casi ne sono stati rilevati 10 con sintomi gravi, di questi uno apparteneva al gruppo dei vaccinati.
Questo risultato sembra indicare la capacità del vaccino di prevenire i casi lievi e anche quelli con sintomi più gravi (che in alcune circostanze possono rivelarsi letali). Pfizer e BioNTech inoltre hanno dichiarato di non aver rilevato effetti avversi gravi nel test clinico. Il più comune sembra essere l’affaticamento che si è presentato nel 3,7% dei volontari, mentre il 2% dei pazienti ha riscontrato mal di testa dopo la somministrazione della seconda dose. Gli anziani hanno riportato effetti collaterali minori e più lievi, hanno detto le due aziende.

Nel frattempo pochi giorni fa anche l’azienda di biotecnologie statunitense Moderna ha annunciato il suo, dichiarando un’efficacia del 94,5%; così come il ministero della Salute Russo, che aveva annunciato il 92% di efficacia del vaccino Sputnik V, voluto dal governo russo.

 

 

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