MESSINA. Dopo venti giorni tondi tondi di suspense (e dopo un siparietto di circa tre ore), si è conclusa alle 23:59 di ieri la telenovela sul possibile addio di Cateno De Luca, che ha fatto dietrofront strappando simbolicamente in diretta le sue dimissioni. Il motivo ufficiale lo si legge nel documento di revoca, inviato nella serata di ieri dalla presidenza del Consiglio ai consiglieri comunali e al segretario generale.

De luca ha atteso le 23.59 per strappare platealmente le dimissioni, ma la decisione l’aveva presa da prima, parecchio, trasmettendo alle 23:40 alla protocollo elettronico della Presidenza del Consiglio Comunale il ritiro delle sue dimissioni. Probabilmente scrivendolo durante il pochissimo verosimile “problema tecnico” dichiarato durante la pausa nella diretta Facebook.

Qual è stato quindi il motivo che lo ha spinto a ritirarle mentre, due giorni fa, in un post asseriva di avere comunicato all’alba alla sua squadra, che quella di ieri sarebbe stata irrevocabilmente la sua ultima giornata da sindaco?

«Il sottoscritto Cateno De Luca con il presente atto manifesta la propria volontà di revocare le proprie dimissioni dalla carica di Sindaco di Messina presentate lo scorso 15 gennaio essendo radicalmente cambiato lo scenario che ne ha determinato la sofferta decisione», afferma il primo cittadino, che aveva legato le sue sorti prima a quelle del direttore generale dell’Asp di Messina Paolo La Paglia (che è ancora al suo posto) e poi alla decisione del consiglio comunale, chiamato a votare in Aula la mozione “salva sindaco” presentata dal consigliere del gruppo misto Nello Pergolizzi (un atto comunque non vincolante).

Uno scenario che quindi non è cambiato affatto, fatta eccezione per il prevedibile calo dei contagi in città (un’altra delle condizioni poste dal sindaco), diminuiti nelle ultime settimane anche in provincia e nel resto della Regione (passata da “rossa” ad “arancione”).

 

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments