FRANCAVILLA DI SICILIA. Una storia terribile di atti sessuali su minore e infanzia negata quella al centro del processo che si è svolto davanti alla Prima sezione penale del Tribunale e si è concluso con la condanna a nove anni nei confronti di un uomo di 37 anni. La vicenda risale al 2010, la zona è quella di Francavilla di Sicilia, vittime due fratellini. Il tribunale ha anche disposto una provvisionale per le parti civili. Il pubblico ministero Rosanna Casabona, che nel processo ha rappresentato l’accusa, aveva chiesto la condanna a nove anni di reclusione. L’uomo doveva rispondere di aver compiuto atti sessuali con un ragazzino di 12 anni e della realizzazione di materiale pornografico con riprese dei minori. Nella storia è coinvolto anche un altro bambino, fratello del primo. I filmini furono cercati ma non furono mai trovati, su questa accusa infatti non è stato trovato un riscontro vero e proprio. L’uomo si è sempre difeso, negando le accuse, sostenendo che alla base di tutto c’era un errore di persona e che lui non c’entrava nulla. A parlare di un uomo, che poi è stato identificato nel trentasettenne, erano stati i minori sentiti nel corso delle indagini.

 Il processo, che è uno stralcio di un altro procedimento che vede coinvolti anche i genitori, scaturisce da una delicata indagine condotta dai carabinieri del luogo. La storia è venuta a galla, come spesso accade in questi casi, attraverso la scuola. Qualche insegnante si era accorto dello stato di disagio e della situazione difficile nel quale vivevano i due minori. Ci fu un intervento dei servizi sociali e i bambini furono anche allontanati dalla famiglia di origine. Così cominciarono a raccontare, rivelando l’orrore vissuto. Nel processo l’avvocato Rina Frisenda è stata nominata procuratore speciale dei bambini che sono stati difesi dall’avvocato Maria Cristina Cuzzola

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