Condanna ridotta in appello per un anziano e prescrizione per il figlio, per un ferimento avvenuto nel 2009 a Moio Alcantara. La Corte d’appello ha condannato Vincenzo Pennisi ad un anno e tre mesi   riqualificando il reato da tentato omicidio a lesioni aggravate, mentre per il figlio Salvatore che doveva rispondere di lesioni, ha dichiarato la prescrizione.

 Il processo di primo grado si era concluso nel 2012, Vincenzo Pennisi era stato condannato a 6 anni e 2 mesi mentre il figlio Salvatore a 2 anni e 4 mesi. Contro questa sentenza gli avvocati Roberto Materia e Antonino Pillera, difensori di padre e figlio, hanno presentato appello.

Il 28 febbraio 2009 i carabinieri intervennero per una lite tra Sergio Cernuto, all’epoca dei fatti assessore comunale allo Sport di Moio Alcantara, e Salvatore Pennisi. I due avevano litigato per una banale questione di viabilità, un’auto parcheggiata che intralciava il passaggio. La discussione aveva assunto toni molto accesi sfociando in colluttazione. Ad un certo punto l’anziano, all’epoca ottantenne, era intervenuto in aiuto  del figlio colpendo Cernuto con un secchio di plastica e poi gli aveva tirato un fendente con un coltello che portava in tasca.

Alla fine i tre litiganti finirono all’ospedale. Cernuto fu soccorso da un’ambulanza e portato al Policlinico. Anche padre e figlio dovettero ricorrere alle cure mediche prima di essere rintracciati dai carabinieri.

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