MESSINA. A poche ore dal nuovo intervento di Cateno De Luca, che è tornato a dire la sua sul rinvio delle elezione per le ex province, tirando in ballo lo stato finanziario dell’ente (e non più il “Patto della Madonnina”), a commentare la vicenda, dopo la ridda di reazioni degli ultimi giorni, è il segretario del Pd Paolo Starvaggi, che non risparmia critiche durissime al primo cittadino.

Previste per il 30 giugno 2019, le elezioni, si ricorda, sono slittate al 2020 dopo l’approvazione di un emendamento da parte dell’Ars, firmato dai capigruppo del centro destra Lo Giudice, Lo Curto, Catalfamo, Pullara, Figuccia, e D’Agostino, “irretiti, tra l’altro, anche dalle opinioni poco condivisibili del Sindaco De Luca”, commenta Starvaggi.

«Risulta priva di qualsiasi fondamento – prosegue – l’asserita correlazione tra la data delle elezioni e la crisi finanziaria degli enti intermedi. Al contrario il ripristino dopo 7 anni degli organi ordinari dell’ente può solo agevolare la risoluzione delle problematiche finanziarie. In realtà il nervosismo e l’agitazione di De Luca, oltre che alla recente sconfitta elettorale, sono da attribuire al vero motivo per il quale sta tentando disperatamente di impedire la democratica ricostituzione degli organi della città metropolitana di Messina: quello di continuare a gestire gli ingenti fondi della Città Metropolitana indisturbato da uomo solo al comando, senza contrappesi e senza confronto democratico al quale è notoriamente allergico. Se questa è la sua idea sappia che il partito democratico si batterà per contrastarla. Il periodo di messa alla prova è finito. De Luca cambi passo ed atteggiamento. Messina ha bisogno di ben altro e soprattutto di rispetto verso le istituzioni e chi dovrebbe rappresentarle».

 

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments