MESSINA. Diventerà ufficialmente un film la storia di Omayma Benghaloum, la trentaquattrenne uccisa a bastonate dal marito nel 2015. Mediatrice culturale tunisina era immigrata a Messina, dove per anni ha prestato accoglienza ai migranti.  I marito Faouzi Dridi, dopo l’assassinio è stato condannato all’ergastolo.

Le riprese del cortometraggio “Omayma – Orme del tempo” scritto da Paolo Pintacuda sono iniziate ieri. A curare la regia Fabio Schifilliti. Il corto sarà girato a Messina, tra il lago di Ganzirri e il porto e nella medina di Mazara del Vallo, nel trapanese. A interpretare Omayma sarà l’ attrice tunisina Mariam Al Ferjani, nel cast anche Hossein Taheri, attore teatrale, televisivo e cinematografico tunisino; Sara Abbes sarà Rania e Giulia Migliard Esra, una delle figlie della donna.

La produzione è dell’associazione Arknoah, che lavorerà in coproduzione con Freak Factory di Roma e Life Solution di Messina. Il corto è patrocinato da Regione Siciliana – Assessorato al Turismo “Sicilia Film Commission”, Università di Messina, Notariato Nazionale, Città Metropolitana di Messina, Comune di Mazara del Vallo, Fondazione San Vito di Mazara del Vallo, Messina Film Commission, Autorità di sistema portuale dello Stretto, Atm, BluJet, Gazzetta del Sud, Lions Messina e Mangiatorella.

Mercoledì 8 giugno le riprese proseguiranno al terminal aliscafi, accanto alla Stazione marittima di Messina: chiunque voglia fare la comparsa può presentarsi liberamente ma deve essere “pendolare” e indossare abiti colorati, con un piccolo bagaglio o zaino.

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