MESSINA. Tutto è iniziato con le manifestazioni “No paura day”, eventi organizzati in riva allo Stretto “per difendere i diritti costituzionali e dire no alla dittatura sanitaria”. Poi le prime trasferte, sia in Sicilia che nel resto d’Italia, fino all’exploit romano dello scorso 9 ottobre. Il tutto in attesa della manifestazione messinese del prossimo 15 ottobre, quando guiderà il corteo (con partenza da Piazza Antonello, alle 10) per dire “no” all’obbligo del green pass in tutti i luoghi di lavoro.

Seguitissimo sui social, con oltre 70mila followers su Facebook, il messinese Santi Daniele Zuccarello, ex consigliere comunale ed attuale presidente di MissioneMessina, è diventato in pochi mesi uno degli alfieri a livello nazionale del movimento “no Green Pass”: un popolo di “liberi pensatori indipendenti”, come li definisce, di cui è riuscito a divenire un leader grazie ai tanti comizi in piazza e alla forza comunicativa dei social network, con centinaia di post, dirette, interviste, testimonianze e qualche provocazione (da segnalare anche uno “scontro” con il virologo Roberto Burioni, divenuto virale).

 

 

«Adesso ho pure un telefono “dedicato” per gestire le chiamate, che arrivano da tutta Italia», racconta, ricostruendo le varie tappe di un percorso iniziato a giugno in riva allo Stretto, proseguito con le manifestazioni di Torino, Palermo e Ragusa, e culminato con l’intervento sul palco di Piazza del Popolo, davanti a migliaia di persone.

«In tv e sui giornali hanno parlato di 10mila partecipanti. In realtà eravamo oltre 100mila e saremmo potuti essere molti di più se non avessero bloccato parecchi pullman. Per capire le proporzioni basta guardare le immagini della piazza stracolma, persino sulle “gradinate” laterali. Piazza Duomo, a Messina, ha una capienza di 20mila persone, secondo le stime della Siae. Come potevamo essere appena 10mila in una piazza dieci volte più grande?».

«A partecipare alla manifestazione c’erano mamme con i figli, padri di famiglia, lavoratori, persone anziane. Purtroppo il tutto è stato strumentalizzato a causa di una piccola percentuale di infiltrati, però è falso e scorretto etichettare i partecipanti come fascisti per colpa di qualche testa calda. La stragrande maggioranza erano persone per bene che volevano semplicemente manifestare il loro dissenso, ma si vuole far passare sempre un messaggio denigratorio. Su oltre 100mila partecipanti può capitare di tutto, ed è normale che qualcuno si lasci trascinare seguendo il corteo, magari senza capire bene cosa stia accadendo davvero», prosegue, prendendo le distanze da qualsiasi deriva politica e dalle frange di estrema destra, “che hanno strumentalizzato la piazza e da cui sono lontano anni luce”.

 

 

Ma chi era la gente che ha preso parte alla manifestazione? «È vero che c’è qualcuno contrario ai vaccini, ma molte sono persone vaccinate con doppia dose. È scorretto parlare di “no vax”, da sostituire con “free vax”, anche perché non si tratta più una battaglia contro il virus». Una tesi, quella di Zuccarello, già sostenuta nel corso di una delle sue ultime dirette, in cui ha fornito la sua versione su quanto accaduto a Roma: «Qui si parla della sottomissione dell’intera popolazione. Oggi è il Green pass, domani ci saranno altre limitazioni. Ci dicono che siamo pochi, ma i folli e le minoranze hanno cambiato il mondo. Noi stiamo facendo la storia dell’Italia insieme».

La presa di posizione contro il Green pass si fa ancora più dura in previsione del 15 ottobre, quando entrerà in vigore l’obbligo della certificazione verde per tutti i lavoratori.  «Ci stanno negando il diritto al lavoro, violando la costituzione e i principi giuridici. È una cosa veramente grave e discriminatoria», commenta, annunciando uno “sciopero generale” in città, previsto per venerdì, con un corteo concomitante che partirà da Piazza Antonello alle 10 del mattino, con tappa finale a Piazza Municipio. «Messina da questo punto di vista è una città particolare, che preferisce sempre “delegare” e scende poco in piazza, e se lo fa le motivazioni sono sempre le stesse: il calcio o la Vara». «È una vergogna colossale – ribadisce in un video, sempre a proposito del Green pass – Voi pensate che vi siete fatti il “siero magico” e siete a posto, ma poi ci sarà la terza dose, e poi la quarta e la quinta. E sarete soggetti ad altre restrizioni o ad altri obblighi, perché hanno capito che voi vi fate condizionare e vi fate ricattare»,

Il discorso poi si sposta sui vaccini e sugli effetti collaterali del “siero magico”, come lo definisce Zuccarello, che più volte in passato ha espresso le sue perplessità sulla gestione della pandemia e sull’origine del virus, e non crede alla tesi del pipistrello come vettore del coronavirus  (qui uno studio pubblicato su Nature, con 3769 citazioni, sull’origine animale del virus, ndr) . Argomentazioni affrontate anche lo scorso 24 settembre nel corso di un comizio a Torino, nel corso del quale ha detto la sua sui “casi sommersi o nascosti”, sulle presunte omissioni delle Procure in merito alle possibili correlazioni fra vaccini e decessi, sulla “scienza pagata e strapagata”, sui “finanziamenti ai giornalai e a Facebook” e sul “silenzio della stampa sui tanti ragazzi deceduti nel sonno”: «Mamme, ma voi come pensate di voler fare il vaccino a vostro figlio? Ma un ragazzo di 14 anni ricoverato per Covid dove lo avete sentito?» (Qui un report del Center for disease control che illustra come la variante delta abbia fatto crescere l’ospedalizzazione della fasce più giovani di popolazione, ndr)

«Ho tanti amici che hanno deciso di vaccinarsi e altri che non credono al vaccino. Io non mi sono vaccinato perché non credo che serva a tutelarmi. Non sono un negazionista e non ho paura. Credo però che non stia risolvendo i problemi», spiega, citando poi le “reazioni avverse e i casi che andavano esaminati e studiati”, con particolare riferimento ad Astrazeneca e alle testimonianze, raccolte in questi mesi sulla sua pagina Facebook, di persone che sostengono di aver avuto delle conseguenze dovute al vaccino (qui, per un approfondimento, l’ottavo rapporto di farmacovigilanza dell’Aifa, l’azienda italiana del farmaco, sui casi di eventi avversi dopo i vaccini, ndr).

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«Per di più assistiamo a una contraddizione paradossale. La gente che è vaccinata ritiene di poter fare quello che vuole», prosegue, fornendo poi la sua interpretazione sull’andamento della vaccinazione e il contestuale calo dei contagi (certificato dai numeri). «Non credo ci sia una correlazione. I vaccini sono aumentati perché molta gente si sente obbligata, ma vi assicuro che molti lo fanno con le lacrime agli occhi. Ci sono tante persone che si sentono abbandonate e isolate, sia a Messina che soprattutto nei paesi (“C’è gente che sta pensando che è meglio prendere il Covid che farsi il siero magico. È una cosa che fa riflettere”, afferma dal palco di Torino). Semplicemente adesso le persone sanno come curarsi e abbiamo imparato a conoscere meglio il virus, che sta cambiando a causa del vaccino», afferma (sebbene questa, molto in voga sui social, sia una tesi già smentita in più sedi).

Infine una battuta sulle prospettive future, anche in riferimento a chi lo accusa di “cavalcare l’onda” del malcontento, magari in previsione delle urne: «Non c’è nessuno che mi finanzia, sono distante da qualsiasi partito e non c’è nessuna candidatura alle regionali in vista. Non ho alcuna velleità in tal senso, sebbene sia stato già contattato da esponenti politici. Chi mi conosce veramente lo sa, e sa quanto mi appassiona quel che faccio». Zuccarello, due volte consigliere comunale, è stato candidato a sindaco per un paio di mesi alle amministrative del 2018, salvo poi ritirarsi e dare il suo appoggio all’allora candidato del centrodestra Dino Bramanti.

 

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R.z.
R.z.
13 Ottobre 2021 12:02

idiota

frandan
frandan
13 Ottobre 2021 12:18

Davvero un esempio di pessima informazione. Dare voce su temi scientifici a chi non ha nessuna competenza a riguardo, se non un accozzaglia di deliranti idee riprese in giro per la rete, mi dispiace dirlo, vi pone come qualità di informazione, al livello di facebook.

mm
Editor
13 Ottobre 2021 14:15
Reply to  frandan

Ti abbiamo già risposto su facebook, ribadiamo qui. Se avessi letto l’articolo ti saresti reso conto che le “affermazioni scientifiche” errate sono state tutte controllate, verificate e nel caso smentite. Le opinioni personali sul Green pass, per quanto opinabili possano essere, non le censuriamo. Un giornale non sceglie a chi dare voce in base ad antipatie e simpatie: dà conto di quello che accade. Qui si parla di un “movimento” al centro delle cronache da mesi, seguito da migliaia di persone in tutta Italia. Uno dei suoi maggiori rappresentanti, a livello nazionale, è un personaggio pubblico messinese, nonché ex politico.… Leggi tutto »