NASO. Nessuno ferito. Questo è il bilancio il giorno dopo, quando le fiamme sono state finalmente placate dai canadair. Un bilancio che in molti hanno temuto di non poter fare. Il fumo aveva infatti avvolto il centro abitato di Naso: “Sembrava uno scenario apocalittico. Per fortuna era meno di quel che sospettavamo”, riferisce, Daniele Letizia, sindaco di Naso, che ieri aveva lanciato l’allarme: “Siamo in gravi difficoltà”.

Dalle 17 di ieri pomeriggio i Nebrodi apparivano in fiamme. L’intervento dei canadair tardivo non ha permesso di risolvere la situazione, solo pochi voli vista la tarda ora. Durante la notte il vento ha alimentato gli incendi e soltanto alle prime ore dell’alba quando i canadair sono intervenuti con più incisività la crisi è rientrata. 

“Per due ore non si è visto nessuno”, denuncia Letizia. “Fossero intervenuti prima con i canadair, avremmo salvato una parte del terreno andato in fumo: ad occhio 300 ettari completamente bruciati, ma siamo contenti perché vista la situazione abbiamo temuto il peggio”. 

Fiamme anche a Reitano, San Per Niceto e Castell’Umberto. Situazione rientrata anche lì. 

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