MESSINA – Saranno processati Fabrizio Ceccio e Fortunata Caminiti accusati dell’omicidio di Roberto Scipilliti, il vigile del fuoco di 55 anni, di Roccalumera, trovato cadavere nelle campagne di Savoca il 14 gennaio scorso. L’uomo fu ucciso con un colpo di pistola.

Il rinvio a giudizio è stato disposto nell’udienza preliminare presieduta dal gup Simona Finocchiaro che ha invece assolto Letterio Scionti che doveva rispondere di favoreggiamento.  Ceccio e Caminiti sono stati  rinviati a giudizio al 7 marzo 2018 davanti alla Corte d’Assise. L’accusa contesta i reati di omicidio e di occultamento di cadavere.

Il 5 gennaio 2017 Roberto Scipilliti uscì dalla sua abitazione di Roccalumera senza farvi più ritorno. Il cadavere fu trovato alcuni giorni dopo nelle campagne di Savoca con una ferita alla testa. L’autopsia rivelò che era stato ammazzato con un colpo alla nuca. Gli investigatori ipotizzarono che fu ucciso mentre era seduto in auto, forse all’improvviso, senza che stesse realizzando quanto stava accadendo.

Le indagini indirizzarono i carabinieri verso Ceccio e Caminiti che proprio in quei giorni furono bloccati all’uscita di una nave traghetto mentre tornavano in Sicilia. All’epoca Ceccio era ricercato perché i carabinieri gli dovevano notificare un provvedimento di aggravamento della misura dell’obbligo di dimora per una vecchia storia. Nell’auto i carabinieri trovarono anche due pistole.

I carabinieri arrivarono alla panda gialla, noleggiata dalla coppia qualche giorno prima della scomparsa di Scipilliti ed anche ai telefoni cellulari. Proprio il vano porta oggetti dell’utilitaria fornì importanti spunti agli investigatori, perché fu trovato sporco di sangue da una persona che lo stava pulendo per conto della ditta di noleggio ma altri elementi arrivarono anche dai telefonini. Ancora incerto il movente del delitto legato forse a questione di interessi tra la coppia e Scipilliti.

Scionti è difeso dall’avvocato Cesare Santonocito mentre Ceccio e Caminiti sono difesi dall’avvocato Salvatore Silvestro. La parte civile è rappresentata dall’avvocato Antonio Roberti.

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