MESSINA. Il decesso di Augusta Turiaco, la professoressa morta il 30 marzo scorso, è avvenuto a causa della somministrazione del vaccino Astrazeneca. E’ la conclusione alla quale sono arrivati Giovanni Bartoloni, Fabrizio Perri e Antonio Albanese, periti nominati dalla procura di Messina che sull’accaduto aveva aperto un fascicolo, nella relazione in cui si analizzano le cause della morte

“Si ritiene che il decesso della Turiaco sia da porre in relazione causale con la somministrazione del vaccino AstraZeneca avvenuta in data 11 marzo 2021″, si legge testualmente nella relazione, che aggiunge “esclusa la sussistenza di eventuali ulteriori cause patogenetiche alternative (attesa l’assoluta negatività in tal senso delle indagini di laboratorio eseguite sul soggetto, con esclusione di eventuali disordini immunitari e/o infezioni)”: la donna era in buona salute e la sua morte è avvenuta, secondo i periti, indiscutibilmente a causa degli eventi avversi successivi alla somministrazione del vaccino.

Come si è arrivati a tale conclusione? “In considerazione delle risultanze dell’esame necroscopico effettuato, oltre che alla luce dei riscontri istologici sui prelievi eseguiti nel corso dello stesso esame si ritiene che la morte sia stata determinata da arresto cardio-circolatorio e respiratorio da trombo-embolia venosa occlusiva splancnica pluridistrettuale“, spiega il documento. E’ la correlazione col vaccino Astrazeneca che è dirimente. “Il quadro clinico della trombocitopenia e delle complicanze trombotiche, manifestate in “siti insoliti”, riscontrati a distanza di circa 1-2 settimane dopo la vaccinazione contro SARS-CoV-2, con ChAdOx1 nCov-19, risulta assai simile alle sindromi da trombocitopenia grave indotta da eparina, nelle quali il farmaco si combina con una proteina prodotta dalle piastrine, denominata fattore piastrinico 4 (PF4), andando a formare un complesso. Il fondamento patogenetico alla base di tali sindromi risiederebbe nell’attivazione del sistema immunitario, che riconoscerebbe il complesso eparina-PF4 come “estraneo” all’organismo, producendo il relativo anticorpo. Il legame di tale anticorpo anti-eparina/PF4 al complesso eparina-PF4 attiverebbe le piastrine, scatenandone l’aggregazione, con conseguente diminuzione del loro
numero (trombocitopenia). A livello europeo sono stati rilevati diversi casi di eventi
trombocitopenici-protrombotici, manifestati a seguito della vaccinazione con il vaccino vettore adenovirus ChAdOx1 nCoV-19 (Vaxzevria, Oxford/AstraZeneca), con presentazione clinica assai simile alla suddetta trombocitopenia indotta da eparina”, sottolineano i tre periti.

Un elemento importante è sottolineato nella relazione: “A ulteriore supporto di tale ipotesi patogenetica, con attribuzione di un ruolo predominante dei vettori adenovirali nell’induzione della risposta autoimmune anti-PF4, è stato segnalato il mancato riscontro di un’aumentata incidenza di eventi simili in esito alla somministrazione di vaccini mRNA“, cioè Pfizer e Moderna.

La conclusione? “Sulla scorta di quanto sopra evidenziato in merito alle caratteristiche, all’entità e all’evolutività del quadro patologico manifestato dalla Turiaco, esclusa la sussistenza di eventuali ulteriori cause patogenetiche alternative (attesa l’assoluta negatività in tal senso delle indagini di laboratorio eseguite sul soggetto, con esclusione di eventuali disordini immunitari e/o infezioni) e in considerazione del riscontro dei suddetti “anticorpi antieparina PF4”, si ritiene che il decesso della Turiaco sia da porre in relazione causale con la somministrazione del vaccino AstraZeneca avvenuta in data 11 marzo 2021″.

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