MESSINA. Grossa carambola, fortunatamente senza feriti (ma non grossi danni materiali) oggi pomeriggio intorno alle 16 in via Palermo alta, quando un bus della linea 25, proveniente da Gesso, ha travolto delle auto in sosta. Il risultato sono state tre macchine molto danneggiate, di cui una praticamente distrutta, una Fiat Punto vecchio modello. Le altre due, una Peugeot 206 ed una Opel hanno comunque riportato grossi danni alla carrozzeria.

Il veicolo di ATM è stato prontamente verificato dal personale tecnico aziendale che ha avuto modo di riscontarne la piena funzionalità dell’impianto frenante e sterzante. Tra l’altro il veicolo ha un anno e mezzo di vita ed è peridocamente sottoposto ai cicli di manutenzione previsti dal costruttore. La società sta valutando di conseguenza la sospensione dell’autista del mezzo dal servizio ,nelle more degli accertamenti medici cui sarà sottoposto da parte del Medico aziendale e, ove necessario, dal servizio sanitario di Reti Ferroviarie Italiane.

A prendere parola in merito anche Filt Cgil e Uiltrasporti che stigmatizzano: «Fortemente la fretta con cui il presidente Campagna, nel solito comunicato stampa, ci risulta voglia addossare eventuali responsabilità all’autista.»

«L’Atm- commentano- parla di danni ad una sola vettura in sosta coinvolta ma risulta che l’incidente abbia avuto conseguenze maggiori su più veicoli. Non sappiamo inoltre se il bus sia stato , come opportuno sequestrato, per una perizia esterna oppure , come spesso accade lasciato alle verifiche di sola parte aziendale. Di certo non può che preoccupare l’escalation di incidenti che si stanno verificando sui mezzi Atm. Non crediamo che la ricerca spasmodica di scaricare ogni qual volta le responsabilità sul destino cinico e baro o peggio, sui lavoratori, da parte dei vertici aziendali sia utile per fare la necessaria chiarezza per lavoratori e utenti»

«A costo di essere nuovamente definiti sciacalli dal presidente Campagna – continuano- chiediamo se precedenti segnalazioni su guasti al sistema frenante di quel mezzo erano state effettuate dal personale e diffidiamo l’azienda dal prendere provvedimenti sommari verso l’autista. Non abbiamo avuto accesso agli atti richiesti in occasione del precedente grave incendio al bus mercedes presso il capolinea di Gazzi ma reputiamo che siano necessarie perizie private presso officine esterne e non la solita commissione interna a fare luce sulle cause degli incidenti e sulle reali condizioni della manutenzione dei mezzi in Atm»

«In mancanza di adeguate risposte -concludono-ravvisando potenziali rischi nella regolarità dell’esercizio con il personale autista costretto ad operare in condizioni di evidente stress saremo costretti nei prossimi giorni ad intraprendere nuove azioni di sciopero mirate a salvaguardare la sicurezza dei lavoratori»

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