Messina – Aveva annunciato ferro e fuoco, ma soprattutto la rimozione del soprintendente, reagendo a caldo alla notizia della demolizione del palazzo del ‘700. Orazio Micali, a capo della soprintendenza di Messina, aveva, invece, risposto senza scomporsi: “Sgarbi non è ben informato”.

E deve aver avuto pur qualche ragione Micali, se ora Sgarbi dice di avere per lui “grande considerazione, non occorre che gli raccomandi niente”.

Un dietrofront senza passaggi intermedi in occasione della visita, oggi, al San Domenico di Taormina. Soltanto una settimana fa intervistato a Firenze a margine di una visita a “Pitti immagine”, Sgarbi aveva dichiarato di avere l’intenzione di sollevare dall’incarico il soprintendente messinese Orazio Micali per l’abbattimento del palazzo “perché non lo ha vincolato. Io ho chiamato gli ispettori per andare a indagare e per verificare se ci sono le condizioni per trasferirlo”, ha spiegato Sgarbi.

Ma la questione della demolizione di via degli Orti è ancora lontana dall’essere chiarita e non è escluso che il neoassessore non faccia oggi un passaggio da Messina, per un sopralluogo sulla demolizione del palazzo del settecento di via Degli Orti.

 

 

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