MESSINA. Quattro arresti dei carabinieri, nei giorni scorsi, nella zona sud della città. A finire in manette, nel pomeriggio di  martedì 4 luglio, è stata Annunziata Portogallo, pregiudicata messinese classe 1991 arrestata in flagranza di reato. La giovane, che era stata tratta in arresto l’anno scorso dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Messina, nell’ambito di un operazione con la quale l’Arma ha smantellato una vera e propria “banda” dedita a furti e rapine improprie ai supermercati, si trovava fuori dalla propria abitazione senza alcuna autorizzazione pur essendo sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Non è però passata inosservata ai militari della Stazione di Messina Gazzi, che l’hanno immediatamente bloccata dichiarandola in arresto per evasione. Nel corso del rito direttissimo, che è stato celebrato nella mattinata di mercoledì 5, l’arresto è stato convalidato e la ragazza – che ha chiesto i termini a difesa – è stata nuovamente sottoposta agli arresti domiciliari.

 

 

Negli ultimi giorni, sempre in zona sud, i militari della Stazione di Bordonaro hanno tratto in arresto Carmelo Ferro, pregiudicato messinese classe 1986, in esecuzione di ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, dovendo espiare la pena di anni 2 e mesi 6 di reclusione al regime della detenzione domiciliare, poiché riconosciuto colpevole di furto, reato commesso a Villafranca Tirrena nel dicembre del 2013, nonché Antonio Farinella, pregiudicato messinese classe 1957, colpito da un ordine di esecuzione pena emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti, dovendo espiare la pena di anni 9, mesi 7 e giorni 3 di reclusione in carcere, poiché riconosciuto colpevole dei reati di estorsione, furto in abitazione e rapina aggravata. Riconosciuto invece colpevole di estorsione in concorso, reato commesso a Messina nel luglio del 2014, il pluripregiudicato Giuseppe Ventra, messinese classe 1956, tratto in arresto dai carabinieri della Stazione di Messina Tremestieri in esecuzione di ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Messina. L’uomo deve espiare la pena di mesi 6 di reclusione al regime della detenzione domiciliare.

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